12.7 C
Bastia Umbra
18 Aprile 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Assisi Politica

Imposta di soggiorno solo a condizione che vengano diminuite in parte le tasse dei cittadini; ma l’amministrazione non è d’accordo.

La giunta Proietti istituisce la tassa di soggiorno a carico dei turisti, che porterebbe un incasso annuo al comune di circa 1.400.000 euro. Questa è una svolta a 180° della sindaca che in campagna elettorale aveva assicurato agli esercenti dell’accoglienza di Assisi, forse per aggraziarsi il consenso di una fetta significativa dell’elettorato, che non avrebbe introdotto questa imposta in questi anni di difficoltà.
Di diverso avviso il centrodestra aveva promesso l’introduzione in campagna elettorale dell’imposta di soggiorno per diminuire con una parte della stesse le tasse ai cittadini.
È giusto dunque istituire la tassa soggiorno, come avviene quasi dappertutto nelle città turistiche, ma occorre una riflessione. I tanti cittadini di Assisi che dal turismo nulla ricevono – e che sono la maggioranza (addetti dell’industria, dell’artigianato, dei servizi, impiegati pubblici, pensionati ecc.) – con le loro tasse IMU e TARI hanno e stanno sostenendo i costi per i turisti che visitano il nostro territorio. Questi ultimi, a fronte dei benefici che apportano ai soli addetti del turismo, gravano in maniera significativa sulle casse comunali e quindi sulle tasche di tutti, perché producono ovviamente rifiuti, rendono necessaria una più frequente pulizia di strade e piazze, impongono una maggiore presenza di vigili urbani rispetto a quelli necessari per le città non turistiche, determinano una maggiore usura di strade, bagni e infrastrutture. Tutto questo comporta per il comune costi molto elevati, in aggiunta alle risorse necessarie disposte per l’accoglienza e l’intrattenimento dei turisti. Tutta questa quantità di spese, assolutamente necessarie per i servizi turistici, sono compensate solo in parte dalle entrate dei check-point degli autobus e gravano pesantemente sulle tasche di tutti i cittadini, senza che la maggior parte di loro ne tragga alcun beneficio. Questo non va bene!
È venuto dunque il momento di fare giustizia. Per questo proponiamo che sì una parte degli introiti dell’imposta di soggiorno venga destinata per tutti i servizi necessari al turismo, ma che nel contempo vengano diminuite le tasse a carico di cittadini e imprese che attualmente sono utilizzate in modo improprio per i servizi del turismo. Questa è la nostra proposta, assolutamente equa e ragionevole. Speriamo che non vinca ancora una volta il partito della spesa con interessi più o meno diretti nel settore, che sembra non veder l’ora di mettere le mani anche su questo bel gruzzolo da spenderlo.
Purtroppo però sembra che viceversa l’attuale maggioranza sulla diminuzione delle tasse faccia orecchie da mercante. A questi amministratori piace spendere per manifestazioni a prescindere dalla mancanza dei risultati. L’ultima, in ordine di tempo, il “Festival Universo Assisi” che nessuno ricorda più se non per aver comportato uno sperpero di denaro di oltre 350 mila euro per soli quattro giorni di manifestazioni, senza aver portato vantaggi agli operatori turistici del territorio, ma solo effimera risonanza pubblicitaria per alcuni amministratori a cui fa comodo mostrarsi dal palcoscenico di Assisi. Così stando le cose siamo per il no all’introduzione della tassa.
 
28/09/2017
Giorgio Bartolini
Emidio Fioroni
Moreno Fortini

Lascia un commento