La segreteria nazionale del Pd crea il “dipartimento mamme”, scegliendo una linea politica chiara: non ha scelto le donne come centro della sua futura pratica politica.
In un contesto sociale dove emerge che su 10 ragazzi delle scuole superiori 5 ritengono normale dare degli schiaffi alla propria ragazza, dove ogni giorno siamo testimoni di un femminicidio il più delle volte annunciato, creare il dipartimento mamme é segno di regressione culturale, di ritorno al passato.
Parlare solo di mamme esclude a priori le donne che non lo sono, quelle che lo vorrebbero essere e che non possono, quelle che per loro scelta non lo vogliono, i papà e la società tutta.
E essere madri significa essere anche altro: donne che hanno problemi con il lavoro, che non vengono valorizzate, che alcune volte subiscono violenza.
E allora noi vogliamo parlare di genitorialità, di welfare, di servizi che possano garantire alle donne e agli uomini di poter creare le migliori condizioni sociali e lavorative (che non sono certo i 1.000 euro per gli asili nido del chi prima arriva prima prende).
Si continui a lavorare sulle pari opportunità, senza delegare alle donne i ruoli più marginali. Si continui a lavorare per andare avanti sui diritti, non per tornare indietro e relegare le donne ad una sola condizione.
Simona Fabbrizzi,
segretaria provinciale Perugia di Sinistra Italiana
Lunedi 24 luglio 2017