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29 Marzo 2024
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Assisi Politica

Freddii: "Petrignano, Piazza e Dintorni nel dimenticatoio."

A tre mesi di distanza dall’improvvisa, quanto inaspettata e discutibile, sostituzione dei sampietrini con uno strato di catrame (pendenze sbagliate e già qualche buca), ancora non è stata ridisegnata la segnaletica orizzontale in Piazza S. Pietro a Petrignano.
L’inopportuna riforma del Governo Renzi (che non ha eliminato le Province, ma ha solo fatto venir meno l’equilibrio tra le loro competenze e le disponibilità economiche) non giustifica in alcun modo il notevole ritardo dell’intervento da parte della Provincia di Perugia, responsabile del sito ed esecutrice dei lavori.
Allo stesso tempo però va rilevato che l’Amministrazione di Assisi – la quale ha il dovere di vigilare ed adoperarsi affinché sull’intera viabilità del proprio territorio, anche di competenza di altre Istituzioni, siano garantiti i requisiti standard di decoro e di sicurezza – ha probabilmente sottovalutato la problematica e non è intervenuta oppure non lo ha fatto con la necessaria incisività.
Con spirito di fattiva collaborazione e con l’intento di risolvere il problema ho segnalato la criticità all’Ufficio Comunale preposto inviando ben tre e-mail, con l’ultima delle quali ho richiesto espressamente di sollecitare la Provincia affinché provvedesse in merito.
Sono trascorsi oltre 20 giorni ed ancora non è dato sapere se ciò è stato fatto oppure no; quello che è certo è che a tutt’oggi, e chissà per quanto tempo ancora, di strisce pedonali e indicazioni di rotatoria non vi è ombra con evidente disagio e rischio per pedoni e veicoli.
A pochi passi di distanza vi è un altro esempio inammissibile di degrado: il ponte sul Chiascio.
Al rigonfiamento della struttura muraria che si affaccia su Via del Castello, alle pietre sconnesse e all’infiltrazione di acqua piovana sotto le arcate, oramai a conoscenza di tutti, negli ultimi tempi si è aggiunto un nuovo esempio di incuria: giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, numerosi tronchi si sono incagliati sui piloni formando una vera e propria diga, la quale impedisce il normale scorrimento del fiume e può diventare causa di esondabilità in caso di piena.
A questo punto credo che i fin troppo comprensivi e tolleranti petrignanesi abbiano il diritto di pretendere veloci e risolutivi interventi, oltre naturalmente a quello di conoscere gli eventuali responsabili delle macroscopiche e pericolose inefficienze.
22/03/2017
Rino Freddii

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