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29 Marzo 2024
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Cultura

E' appena stata pubblicata “La vita non fa sconti”, la nuova raccolta di Giampaolo Bellucci.

È appena stata pubblicata, per i tipi di Phasar Edizioni, la nuova raccolta di versi scritta da Giampaolo Bellucci. “La vita non fa sconti”, ed è un viaggio in cui la musicalità del verso passa con abilità e maestria dalla quotidianità alla descrizione delle emozioni. Plinio Perilli, poeta e critico autore della prefazione al volume, individua in Bob Dylan, Allen Ginsberg, Francesco De Gregori, le tracce di una scrittura che in Bellucci – oltre che poesia – si fa anche scrittura musicale, data l’esperienza del poeta come autore di canzoni e brani musicali.
 
Dopo tre plaquettes Giampaolo Bellucci torna coi suoi versi diversi, assolutamente moderni alla Rimbaud, selve di rime e assonanze da capogiro. La vita non fa sconti: specie ai poeti, se la loro poesia è «cronaca irredenta e irredimibile di dramma, amore, storture, delizie quotidiane».
 
La poesia di Bellucci si ricollega sapientemente alla tradizione italiana, per l’appunto più “musicale”, ritmata, con passaggi e versi che ricordano Giorgio Caproni (“I miei versi/Da qualcuno verranno/Letti/E io sarò un altro/Di quei poeti/Così detti/Maledetti”), e Eugenio Montale. Centro del suo dettato poetico sono le emozioni, i sentimenti, l’amicizia, l’intimità; tutti elementi che fanno di questi versi, e di Bellucci, un’esponente della poesia lirica e personale. Ciò non toglie che da questa lirica l’autore non riesca a trarre, con bozzetti sapientemente costruiti, spaccati di vita vissuta e propriamente contemporanea, come accade in componimenti come “Amo”, “Alzheimer”, “Come mio padre”, “Mathausen”, “Lavoro nero”.
 
Quella di Bellucci è una poesia capace di cogliere tutte le sfumature del reale, con attenzione, partecipazione, sensibilità. Una poesia che mai come oggi richiede coraggio e determinazione, mescolandosi alla vita, capace di sorprendersi davanti a tutte le manifestazioni del reale, dall’amore alla bestemmia. “Nostalgia”, “Come adesso”, “Questi miei pensieri”, ci ricordano proprio l’importanza dei ‘momenti’.
 
Più che di atmosfere si può parlare, per queste poesie, di veri e proprio ritratti, racconti. Un realismo non scevro da ironia, quello di Bellucci, presente ad esempio in uno dei componimenti centrali “Il mio funerale”, che non a caso è stato scelto dall’attore Alessandro Benvenuti, che la recita interamente nel film trailer realizzato per “La vita non fa sconti”. Sono proprio i ritratti a colpire, quello di “Elisa”, storia di un amore/non-amore sullo sfondo di Scampia; “Slot” dedicata a una delle piaghe più terribili della società odierna, la ludopatia, “Giovane trasgressivo”, che racconta appieno il disincanto di una generazione che voleva cambiare il mondo senza esserci riuscita. Alla poesia spetta la critica, “Ho voglia di dire basta/Ai signori della casta”, che si risolve in un apprezzamento delle cose vere, genuine.
 
Giampaolo Bellucci è un poeta che racconta, che delinea, tratteggia, senza ergersi a giudice. L’etica della riflessione su sé, della solitudine, del raccoglimento per scoprire un senso che permetta di sopravvivere allo strapotere dell’ipocrisia, questo sembra essere uno degli inviti dell’autore in un mondo in cui la morale diviene troppo spesso moralismo. Il lettore, giunto al termine di questa raccolta, come al termine di una galleria di una “Spoon River” italiana e attuale, ha toccato le vette e gli abissi dell’animo umano.
 
“La vita non fa sconti” è un viaggio che riesce a coniugare, in perfetto equilibrio, la descrizione della realtà, fin nei suoi meandri più nascosti, allo stile, alla misura del dettato come esito di una poesia che si fa, ancora una volta, significante e necessaria.
 
30/01/2017
Giampaolo Bellucci

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