
Basterebbe citare i 13 milioni di “certificati inutili” all’anno, che pesano per il 4% nei fatturati delle attività. Sul terremoto i fatti sono chiari: dopo 150 giorni le “casette” non ci sono per tutti (addirittura si registra un morto causa freddo), molto “appare bloccato dalla burocrazia” (e dalle Autorità garanti) e non si conoscono le risorse certe subito disponibili (sarebbero necessari 20 miliardi di euro nei prossimi 5 anni: fra danni diretti e indiretti).
Basta parlare con qualche sindaco o tecnico (impegnato nelle zone del terremoto) per capire che i decreti attivati sinora non semplificano affatto ma complicano.
È necessario che: ci siano più risorse, meno burocrazia con l’autocertificazione totale e più potere, in deroga ad ogni normativa, ai sindaci e in capo ad un solo organo (persona), tecnico politico, protezione civile/presidenza del Consiglio dei Ministri. Siamo come in una “guerra” e non si può, per paura di qualche disonesto (che sempre ci sarà), morire di burocrazia che può fare “più danni del terremoto”.
29/01/2017
Claudio Ricci
(Consigliere Regionale)