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28 Marzo 2024
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Venerdì 11 settembre da Perugia la "Marcia delle donne e degli uomini scalzi".

La grande crisi dei rifugiati non ci può lasciare indifferenti. Venerdì 11 settembre centinaia di persone parteciperanno alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” che si svolgerà a Perugia e in numerose città italiane in solidarietà con tutte le donne, gli uomini e i bambini che, per salvare la propria vita, sono costrette ad affrontare sfide terribili, umiliazioni e sofferenze, se non addirittura la morte.
La Marcia partirà da Piazza Italia alle ore 17.30 e si concluderà in Piazza della Repubblica intorno alle 18.30-19.00.
“Abbandonare tutto –si legge nell’appello della Marcia- mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro a una barca, a un tir, a un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono queste le donne e gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.”
“Non è pensabile fermare, respingere o maltrattare chi scappa dalle guerre, dalla fame e dalle ingiustizie” dicono i promotori.  “Per affrontare questa crisi serve una chiara e diffusa assunzione di responsabilità. Non ci sono soluzioni semplici ma servono misure coraggiose e lungimiranti da parte di tutte le istituzioni locali, nazionali ed europee.
Con questa iniziativa chiediamo l’adozione di nuove politiche di gestione del dramma delle migrazioni, di accoglienza dei rifugiati coerenti con i principi e le norme internazionali (come precisato nell’appello che segue). Ma anche ciascuno di noi, a Perugia e in Umbria deve fare la sua parte.”
Alla Marcia hanno sin’ora aderito: Giovani Musulmani d’Italia, Tavola della pace, Amnesty International Umbria, Cidis Onlus, Rivista “San Francesco Patrono D’Italia”, Monimbò Bottega del Mondo, Cooperativa Sociale Perusia, Libera Umbria, Associazione Margot, Cittadinanzattiva Umbria, Associazione Sinistra Lavoro, Un Ponte per.., Ya Basta! Perugia, Forum Regionale Giovani dell’Umbria, Arci, Smascherati-Human Beings, ASGI Umbria, Federconsumatori Umbria, Associazione Gylania, Felcos Umbria, CISL Umbria, ANPI Marsciano, Acli Perugia, Camera del Lavoro di Perugia, Comitato per la pace di Umbertide-Montone-Lisciano Niccone, Rifondazione Comunista dell’Umbria, Altra Europa con Tsipras Umbria, Rete delle donne antiviolenza, Partito Democratico Perugia, Provincia di Perugia, Radicali Perugia, Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia, ISDE Perugia, Associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica, Centro Antiviolenza di Perugia, Associazione Libera..Mente Donna,
Associazione Terra Umbra Eggi-Spoleto


Perugia, 10 settembre 2015

 Ufficio stampa Comitato Promotore – Amelia Rossi
Appello
Marcia delle donne e uomini scalzi

È arrivato il momento di decidere da che parte stare.
È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
È difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro a una barca, a un tir, a un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.
La marcia parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
È l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.
Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d’Italia e d’Europa.
Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.
Primi firmatari:
Lucia Annunziata
Don Vinicio Albanesi
Gianfranco Bettin
Marco Bellocchio
Don Albino Bizzotto
Elio Germano
Gad Lerner
Giulio Marcon
Valerio Mastrandrea
Grazia Naletto
Giusi Nicolini
Marco Paolini
Costanza Quatriglio
Norma Rangeri
Roberto Saviano
Andrea Segre
Toni Servillo
Sergio Staino
Jasmine Trinca
Daniele Vicari
Don Armando Zappolini

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