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16 Aprile 2024
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Assisi Politica

Pettirossi: "Assisi liberata, a distanza di 71 anni dal 17 Giugno del '44 il rischio di dimenticare è forte".

Il 17 giugno del ’44 gli angloamericani entrano ad Assisi e la popolazione li accoglie in festa, con tanto di striscione in Corso Mazzini in cui si legge: “Welcome to our town”.
Nei manifesti affissi ai muri lo stesso giorno il Comitato di liberazione saluta i “valorosi soldati delle Nazioni Unite” e ricorda i “caduti”, “le vittime della violenza fascista”, i “combattenti di tutte le guerre”, i “fratelli dell’Italia” che continuano a lottare per scacciare “le orde naziste” e ridare agli italiani “la coscienza e la dignità di uomini”. A seguire c’è poi un significativo e toccante appello alla “pacificazione”, indirizzato ai “fratelli di ogni partito e ai cittadini tutti”:
“In quest’ora grave e solenne nella quale gli sguardi degli uomini liberi d’ogni continente si affiggono su di noi, nessuno osi turbare l’esultanza degli animi con propositi di particolari vendette e con atti inconsulti. Chi è stato indegnamente offeso, reprima il generoso sdegno e affidi alla Legge sovrana la missione di punire i colpevoli. Mostriamoci figli non degeneri dei Martiri del Risorgimento e diamo inizio con severa disciplina alla rinascita morale e spirituale della nostra Patria che le permetterà di riprendere il rango di grande Nazione, conscia dei propri destini, in seno a una Umanità più serena e illuminata.”
A distanza di 71 anni il rischio di dimenticare è forte e per questo vogliamo dare un nome a questa storia ricordando i componenti del Comitato di Liberazione di Assisi:
  • Romano Fabbri (Partito d’azione, Presidente del CLN)
  • Quinto Comparozzi (Partito Comunista)
  • Alessandro Costanzi (Partito Liberale)
  • Carlo Meccoli (Partito Democratico Cristiano)
  • Alfredo Modestini (Partito Repubblicano)
  • Vincenzo Silvani (Partito Socialista)
L’incontro tra il Governatore Militare inglese Philipe Garigue e i componenti del CLN assisano, avvenuto nel Palazzo del Comune il 18 giugno, rappresenta il passaggio decisivo verso una nuova fase storica della città, quella dell’Assisi liberata dall’occupazione tedesca e dalla dittatura fascista, quella della Giunta “di liberazione” guidata dal Presidente del CLN Fabbri, quella della completa evoluzione democratica che porterà da lì a pochi anni (ottobre ’46) alle prime elezioni comunali a suffragio universale maschile e femminile.
La possibilità di scegliere e di decidere i propri rappresentanti, oggi data per scontata, è il frutto delle battaglie di tante donne e uomini, italiani e stranieri, che in quegli anni hanno lottato con onore e sacrificio per la libertà.
In occasione del 17 giugno, vogliamo ringraziarli ancora una volta, di cuore, per l’eredità democratica che ci hanno lasciato.
Proprio attingendo a questa storia di coraggio e di generosità e facendo propri gli ideali di libertà, giustizia e democrazia di quegli anni, ognuno di noi può trovare slancio e ispirazione per un impegno sincero e umile a favore della “polis” e della “comunità” cittadina, fondato sullo spirito di servizio e la ricerca incessante del bene comune.
16/06/2015
Simone Pettirossi
Capogruppo PD Assisi

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