L’ex Mancini su rigore e Alessio Ceccagnoli firmano il 2-1. Gol della bandiera bastiolo di Pingue nel finale. Rosso per Marchetti nella ripresa. Morvidoni e soci ci credono
di ANTONIO PALAZZETTI
TRESTINA – Altri tre lingotti d’oro che entrano nella cassaforte del “Casini” e che permettono al Trestina di rimanere in carreggiata per una rincorsa verso l’obiettivo stagionale minimo e cioè i play-out. Più difficile, anche se non impossibile, centrare la salvezza attraverso il verdetto del campo. Più fattibile magari ottenerla tramite un’eventuale richiesta di ripescaggio da parte del club bianconero. La vittoria nel derby contro i cugini alla lontana del Bastia lascia comunque aperte tutte le vie percorribili, sintomo che dirigenza e squadra in toto non si siano minimamente arresi. Emblematiche le parole del numero uno del Trestina, Leonardo Bambini: «E ora si pensa già a giovedì, ma non andremo a Siena per fare una scampagnata. Se c’è qualcuno che la pensa così, è meglio che resti a casa». Una vittoria dunque che ha ridato carica a tutto l’ambiente. Che poi ieri contassero solo ed esclusivamente i tre punti lo sapevano pure i sassi. Poco importa se non si sia visto nel rettangolo verde lo spettacolo che, a tratti, la Luzi-band ha mostrato nel mese di febbraio. Il Bastia si è rivelato un brutto cliente e, benché sia praticamente retrocesso in Eccellenza, ha voluto onorare fino in fondo il campionato. E, in questo, Davio Mattoni è sempre una garanzia. Basti solo pensare che al 95’ Pingue, sfruttando l’ultimo calcio piazzato utile prima del triplice fischio dell’arbitro Ruggiero di Roma 1, è riuscito a regalare un gol alla propria squadra, inutile sì a fini del risultato, ma preziosissimo sul piano dell’onore e della rispettabilità. Senza nulla togliere ad un Bastia sempre più fanalino di cosa, il Trestina ha meritato di vincere l’incontro. Con un super Mancini in attacco ed un capitano ritrovato come Alessio Ceccagnoli è stato più agevole mandare al tappeto un avversario ostico che non aveva nulla da perdere. L’episodio del 31’ ha sbloccato una partita inceppata e rognosa come era quella di ieri. La prima delle tre clamorose ingenuità del Bastia è stata ad opera di Bellucci che, cinturando Salis nella propria area di rigore, ha servito su un piatto d’argento l’occasione propizia per l’1-0. Manco a dirlo, è il “Mancio” a prendere la rincorsa dagli undici metri ed a spiazzare Tajolini per il vantaggio dei tifernati. La seconda ingenuità giunge al 15’ della ripresa, quando Marchetti lascia in dieci il suo Bastia a causa di qualche protesta nei confronti del direttore di gara che lo ha poi sanzionato con il cartellino rosso. Senza due non c’è tre perché al 41’ il patatrac finale lo combina Tajolini che, anziché rinviare una palla innocua, cincischia troppo, facendosi rapinare il pallone da Salis. Pallone che poi raggiunge i piedi di Alessio Ceccagnoli che, da posizione siderale e a porta spalancata, fa partire un razzo che esplode in rete per il 2-0. Nei titoli di coda la punizione vincente di Pingue che però lascia invariato l’epilogo finale.
Trestina 2 Bastia 1
TRESTINA (4-2-3-1): N. Ceccagnoli 6.5; Morise 6, Matarazzi 6, Tempesta 6, Castaldo 6; Morvidoni 6.5, Vinagli 6.5; Salis 7 (45’ st Polverini sv), A. Ceccagnoli 7 (44’ st Piccinelli sv), Polito 6 (39’ st Poponcini sv); Mancini 7.5. A disp.: Santini, Mencagli, Ricci, Botteghi, Gaggioli, Poponcini, Cignarini. All. Luzi 7.
BASTIA (4-4-2): Tajolini 4.5; Locchi 5.5 (28’ st Ferri sv), Vilkaitis 5.5, Pingue 6, Bellucci 5.5; Belli 6, Costantino 5.5, Marchetti 4.5, Pacillo 6; Sarli 5.5 (37’ st Stirati sv), Bura 6. A disp.: Braccalenti, Abbonizio, Quintavalle, Bongiovi, Moneti, De Feo. All. Mattoni 6.
ARBITRO: Ruggiero di Roma Uno 5. MARCATORI: 32’ pt rig. Mancini (T), 41’ st A. Ceccagnoli (T), 50’ st Pingue (B). NOTE: Espulso al 15’ st Marchetti (B) per proteste. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Castaldo, Vinagli, A. Ceccagnoli (T), Bellucci, Locchi, Costantino, Marchetti e Belli (B). Angoli: 2-5. Recupero: pt 1’, st 5’.
Spogliatoi In casa bianconera già si pensa alla trasferta di giovedì. Bartolucci e Milioto: «Arbitro da rivedere, espulsione assurda»
Bambini: «Non andremo a Siena a fare una passeggiata…»
TRESTINA – No comment di Paolo Bartolucci, presidente del Bastia, il quale non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali, lasciandosi però scappare una frase davanti alle telecamere: «Noi saremo pure scarsi, ma l’arbitro lo è stato molto di più». Probabilmente, al numero uno biancorosso non è andato giù l’episodio che ha visto protagonisti capitan Marchetti e il direttore di gara Ruggiero di Roma 1. «Non ci è piaciuto l’arbitraggio – spiegherà successivamente il direttore sportivo Agostino Milioto – soprattutto per la disparità di giudizio fra alcuni episodi rispetto ad altri. È stato severo ma non equilibrato nel suo complesso e, in particolare, in occasione dell’espulsione di Marchetti. Il futuro del Bastia? Stiamo onorando tutti gli impegni presi e continuiamo a valorizzare i nostri giovani, in modo che chiunque gestirà il club nella prossima stagione potrà ripartire senza problemi». Sabato speciale per Zoran Luzi che dopo aver abbracciato alcuni dirigenti della sua ex squadra, ci tiene a precisare che a Trestina nessuno mollerà la presa di un centimetro. «Abbiamo rischiato veramente poco, anche se la gara andava comunque chiusa prima. Peccato solo per il gol subìto al 95’, ma oggi (ieri, ndr) contava solo vincere. Ci siamo riusciti con merito e ora dobbiamo assolutamente prepararci al meglio per la prossima trasferta di Siena. Venderemo cara la pelle e cercheremo di fare più punti possibili da qui alla fine, in primis per raggiungere i play-out ma anche per mettere in condizioni la società di lavorare su un’eventuale richiesta di ripescaggio». E il presidente Leonardo Bambini, che stava ascoltando l’intervista del proprio tecnico, aggiunge: «La Robur è avvisata, non andremo in Toscana a fare una passeggiata perché continuiamo a crederci e sarà così fino alla fine. Poi vedremo quanto avremo raccolto e quali decisioni bisognerà prendere».
Redazione
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