Tutto pronto per la 47esima edizione che sarà visitabile nel prossimo weekend
di GILBERTO SCALABRINI
PERUGIA – Torna Agriumbria.Giunta alla sua 47esima edizione, la grande fiera agricola e zootecnica dell’Italia centrale, alzerà il sipario venerdì prossimo alle
ore 9. Sarà una tre giorni per vedere dal vivo il bestiame, degustare prodotti tipici e partecipare ai convegni.L’attrazione di maggior rilievo sarà costituita da tutte le specie delle principali razze bovine italiane:Limousine (120 capi),Charolaise (40), Chianina (50),Frisona (70), Appenninca (60),Podolica, Maremmana, Piemontese e Pezzata rossa. Dalla Sardegna giungeranno 140 esemplari.Quest’anno Agriumbria sarà polo delle carni italiane e, grazie ai convegni, si lavorerà molto
sull’educazione alimentare. Si parlerà anche di prodotti caseari,perché non mancheranno ovini,caprini, suini, equini, e asinini.Anche il settore delle macchine
agricole sarà enorme.Agriumbria, dunque, parlerà di futuro dei vari settori e sarà, ancora una volta, una festa di campagna,basata su valori e tradizioni.
«È un’occasione per dare fiducia a questo settore, anche se gli operatori agricoli sono abituati a soffrire e reggere la situazione».Lo ha affermato il presidente
di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, presentando ieri alla stampa, nel salone d’onore di palazzo Donini, la kermesse. «Il futuro del mondo agricolo, vero rifugio di
valori antichi e attualissimi, soprattutto in Umbria, non può tradire le orme rappresentative del proprio passato. Da sempre la più vera, e nobile, cultura della terra
ottimizza le proprie risorse coniugando il senso del lavoro e del tempo con quello del capitale sociale e della vita».L’edizione 2015 vedrà 140 espositori che occuperanno i quasi 18mila metri quadrati di spazio. Questo ettaro, però, non basta più e già si pensa per i prossimi anni di organizzare gli altri tre. Le richieste di partecipazione sono sempre tante, ma non tutte possono essere accolte.Negli ultimi anni, i visitatori sono stati più di 76mila. Oltre il 60 per cento arriva da fuori dell’Umbria, in particolare dal centro e dal centro sud. «Confidiamo di rimanere su questi numeri – dice con orgoglio Bogliari – ed è un ritorno importante per l’indotto, a cominciare dagli alberghi.Basti pensare che siamo arrivati a prenotare fino a Perugia.Paolo Cucchiari, nel portare il saluto dell’assessore Cecchini, impegnata a Bruxelles, ha fatto sapere che la Regione sarà presente con uno stand al padiglione 7. Parteciperanno alla rassegna tutti i Gal (Gruppi di azione locale) dell’Umbria. Alfredo Monacelli di Confagricoltura, sottolinea che saranno divulgate le attività del settore e sarà presentato anche un piccolo robot, capace di potare gli ulivi nelle zone disagiate.Stefano Pignani, dell’associazione regionale allevatori, conferma che la zootecnica e in continua crescita.Resta da capire se in questi flussi s’inseriscono anche i giovani, come rilancio imprenditoriale.Lo scopriremo con gli studenti dell’istituto agrario di Todi, presente con una bella mostra sui 150 anni di attività.Insomma, nei giorni 27, 28 e domenica 29 marzo, il quartiere fieristico sarà una bella attrazione per adulti e bambini. Da quasi mezzo secolo, Agriumbria assume due precisi significati: innanzitutto di politica di sostegno agli imprenditori agricoli e, al contempo, di sfida culturale, in grado di dare visibilità a quella straordinaria risorsa rappresentata dalle stalle sul territorio.
Redazione
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