La proposta di Legge Regionale Elettorale è palesemente “inaccoglibile”, anche con dubbi di legittimità, in quanto “nega lo spirito dell’elezione diretta del presidente” consentendo ai candidati di diventare governatori senza ottenere la maggioranza dei voti (non è previsto il turno di ballottaggio), non permette il voto “disgiunto” (al presidente a al consigliere come per la elezione dei sindaci) ed è stata “costruita” per “ostacolare” il cambiamento. Inoltre la “eliminazione del collegio di Terni” è una palese “ingiustizia” verso Terni e verso molte città dell’Umbria.
Claudio Ricci auspica che “cittadini e associazioni” ostacolino, in ogni modo, questo palese tentativo di “contenere” la piena libertà di espressione democratica degli elettori. Claudio Ricci, da presidente della Regione, “modificherà immediatamente la legge Regionale” per ridare valenza alla città di Terni (con un collegio specifico) e in modo da dare piena rappresentatività a tutti i territori.