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Assisi Cultura

“Francesco la profezia delle periferie” al centro dello spirito di Assisi.

Dal 20 al 24 agosto il 72° Corso di studi cristiani organizzato dalla Cittadella di Assisi riflette sull’attualità del dono della misericordia e del «superamento delle periferie fisiche ed esistenziali» nel messaggio di Papa Francesco. Con la testimonianza di chi abita le periferie del mondo e vive l’esperienza francescana.

 

Tutte le strade portano alla periferia. E come san Francesco, nella sua conversione, vive «un costante movimento dal centro alla periferia di Assisi», così il Papa, “venuto dalla fine del mondo”, irrompe nella nostra storia con gesti e parole che spronano la Chiesa ad «uscire verso le periferie esistenziali e geografiche», a viverle ed abitarle.

 Francesco la profezia delle periferie per una civiltà della misericordia” è il titolo del 72° Corso di studi cristiani in programma ad Assisi dal 20 al 24 agosto, organizzato dalla Cittadella in collaborazione con Exodus, Comunità Ecumenica di Bose ed Editrice Queriniana.

Al centro delle quattro giornate del Corso c’è il tema delle periferie, raffigurate nell’immaginario collettivo come veri e propri “non-luoghi”, privi di spessore umano e culturale, abbandonate ad un destino di degrado ed emarginazione, che qualificati studiosi del nostro tempo non esitano ad associare alla caduta di ogni dimensione solidale, al cinismo narcisistico dilagante e alla lacerazione delle relazioni umane. Eppure in questo scenario così nefasto, brilla, come un raggio di luce, l’inedita e affascinante “segnaletica” di Papa Francesco che, «da pastore con l’odore delle pecore», entra nelle periferie del mondo, spargendo semi fecondi di quella “misericordia”, che Lui stesso ha definito «balsamo per curare le ferite».      

Al Corso di studi cristiani partecipano, tra gli altri: Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità ecumenica di Bose; Mariano Borgognoni, sociologo e scrittore; Luigi Ciotti, fondatore e presidente del Gruppo Abele e di Libera; Valentino Castellani, ex sindaco di Torino; Salvatore Settis, archeologo e docente alla Normale di Pisa; Michela Murgia, scrittrice; Giannino Piana, teologo morale; Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Fondazione Migrantes; Lilia Sebastiani, teologa; Rosino Gibellini, direttore culturale editrice Queriniana; Mario Vaudano, magistrato; Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria; Anna Maria Cimino, filosofa e medico; Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, padre Giovanni La Manna, presidente e direttore del Centro Astalli.

Per i partecipanti sono previsti spazi di preghiera mattutina a cura della musicista e responsabile Exodus in Assisi, Barbara Invernizzi, e venerdì 22 agosto una serata teatrale con l’opera di Dario Fo “Lu Santo Jullare Francesco” interpretata da Mario Piovano. Infine mercoledì 20 è prevista l’inaugurazione della mostra “Il Concilio Vaticano II: Giovanni XXIII. Arte e testimonianza in Assisi”, con la partecipazione del critico d’arte Mariano Apa, docente all’Accademia BBAA di Roma.

Durante la visita pastorale nella città di Assisi del 4 ottobre scorso, il Santo Padre aveva predicato : «La società purtroppo è inquinata dalla cultura dello “scarto”, che è opposta alla cultura dell’accoglienza. E le vittime della cultura dello scarto sono proprio le persone più deboli, più fragili. Per questo è importante non aver paura di uscire per andare incontro all’altro, nelle periferie, che sono luoghi, ma sono soprattutto persone in situazioni di vita speciale. Queste sono vere periferie esistenziali, dove Dio non c’è».

Un cammino dal centro alla periferia del mondo, come quello compiuto da San Francesco d’Assisi, è possibile soltanto mettendosi a poco a poco in ascolto dello Spirito, senza programmare alcuna rivoluzione, ma come fa Papa Bergoglio, in qualità di Pellegrino disarmato, portando la parola di Dio nel cuore e, attraverso i poveri, “toccando la carne di Cristo”.

 

20/08/2014

Ufficio Stampa Cittadella

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