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19 Aprile 2024
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Bastia Umbra Politica

Cairoli riporta il suo intervento al primo Consiglio Comunale.

Grazie della parola Presidente,

buona sera al Sindaco, alla Giunta, ai colleghi consiglieri comunali e al pubblico.

Nel primo Consiglio Comunale del 2009 dissi che i cittadini di Bastia ci avevano dato fiducia e che era nostro dovere lavorare bene per riprendercela anche nel 2014: i fatti ci hanno dato ragione e questa è la cosa più importante. Il merito della vittoria è di tutti: cittadini, simpatizzanti, consiglieri comunali, assessori e Sindaco. Ha vinto la nostra squadra.

Sono onorato di essere stato eletto direttamente dai cittadini come consigliere comunale, così come già nel 2009. Sono il maschio ed il giovane più votato di tutto il comune di Bastia Umbra e secondo solo alla collega consigliera Fabrizia Renzini, donna forte e coraggiosa e che ha svolto bene il suo lavoro da assessore.

Avere la fiducia dei cittadini della propria comunità è bellissimo: il segno della presenza sul territorio, della relazione personale sincera, della stima reciproca e di un fatto molto semplice quanto importante: in democrazia i cittadini con il loro voto scelgono da chi vogliono essere amministrati. Il compito principale della democrazia è selezionare la nuova classe dirigente di una comunità. Ecco il motivo per cui esistono delle liste dove i candidati cercano di prendere i loro voti. Se uno arriva primo rispetto agli altri, vuol dire che i cittadini lo vogliono più degli altri.

Nel 2009 la nostra coalizione vinse perché alcune persone, più di tutte Massimo Mantovani, Consigliere Regionale dell’Umbria, avevano creato negli anni precedenti le condizioni per compiere un’impresa storica: sostituire il governo della sinistra.

La nostra coalizione in particolare è stata riconfermata grazie all’impegno e alla passione di tanti giovani che si sono messi al servizio di Bastia ed hanno riportato molto consenso elettorale, risultando decisivi per la vittoria. Gli elettori ormai scelgono sempre più facce nuove e giovani e la vittoria del nuovo Sindaco di Perugia Romizi lo attesta in maniera chiara.

L’11 maggio 2014, nel primo confronto pubblico tra i tre candidati sindaco Ansideri, Carosati e Rosignoli organizzato dalla Confcommercio presso l’Umbriafiere al nostro Sindaco viene posta questa domanda: “Se vincerà, in base a quale criteri sceglierà la sua squadra di governo?”. Il nostro Sindaco risponde che questa volta, rispetto al 2009, avrebbe fatto riferimento ai voti riportati dai candidati delle liste. Allora viene da chiedersi: nel 2009 non ci fu il rispetto del voto di preferenza dei cittadini? E perché oggi si dovrebbe rispettare?

Ma ricostruiamo la vicenda descrivendo solo i fatti così come sono andati.

Nel 2009, a 28 anni, Cairoli con 121 preferenze arriva terzo nella lista del PDL (prima lista della coalizione vincente). Risulta il giovane sotto i 30 anni più votato di tutta Bastia Umbra. Il PDL prende 5 consiglieri comunali e 4 assessori, cioè in tutto 9 posti e pur se terzo della lista non farà né l’assessore né il Presidente del Consiglio. La motivazione di Massimo Mantovani è che Cairoli è ancora giovane ed inesperto. Ma non c’era lo slogan di puntare sui giovani? E soprattutto: se ad un giovane non gli si dà l’opportunità di provare neanche quando l’opportunità se l’è meritata sul campo, come farà ad avere esperienza?

Con umiltà e passione ho svolto il mio ruolo e sono stato l’unico Consigliere di maggioranza insieme al collega Santoni a portare mozioni ed ordini del giorno in Consiglio Comunale. Il ruolo del Consigliere non è solo alzare la mano quando un Sindaco lo ordina ma condividere un progetto e nelle sedi idonee, se non si è d’accordo con qualcosa, esprimere il proprio punto di vista.

Dopo 5 anni di esperienza in Consiglio, nel 2014 i cittadini mi hanno premiato con i loro consensi, passando dalle 121 alle 268 preferenze, cioè più che raddoppiato: una delle soddisfazioni politiche più grandi che si possano mai avere.

Sono con la coscienza apposto quindi perché i cittadini con il loro voto hanno certificato il mio impegno. E’ la democrazia che dimostra se una persona ha svolto bene il suo ruolo, nessun altro giudizio infatti è migliore che quello del popolo.

Ritorniamo agli assessori del PDL che nel 2009 furono:

Livieri       188 preferenze,

Bagnetti   100 preferenze,

Fratellini   90 preferenze

Masci       52 preferenze.

Cairoli ha 121 preferenze ed è fuori dalle cariche di Assessore e Presidente del Consiglio.

Tutti gli assessori tranne Livieri hanno molti meno voti di Cairoli.

In particolare Fratellini (90 preferenze) arriva settimo nel PDL e non risulta eletto. Non si può dire inoltre che aveva esperienza amministrativa perché non è mai stato neanche consigliere comunale. Pur se nel 2004 si candidò nelle liste di Forza Italia prendendo 35 preferenze, che però non lo portarono ad essere eletto. A carico di Fratellini bisogna dire che si è impegnato molto in questi 5 anni di assessorato e che il suo lavoro, in più ambiti, ha aiutato il nostro Comune a risparmiare denaro e produrre progetti per Bastia. Un buon lavoro come assessore a fronte però di due elezioni consecutive, nel 2004 e nel 2009, dove non è risultato eletto.

Negli altri comuni la classe dirigente è selezionata in questo modo? Vogliamo prendere Assisi: il Sindaco Ricci nel 2011 ha nominato come assessori del PDL i primi 3 della lista: Cannelli, Fortini e Massucci. E negli altri comuni la solfa è sempre la stessa: vengono nominati assessori le persone che hanno il più alto gradimento dei cittadini, a meno che qualcuno non rifiuti quel ruolo. Non è il caso del sottoscritto che non solo non ha rifiutato nessun ruolo, ma addirittura il Sindaco non mi ha nemmeno chiamato per congratularsi per il risultato e magari per motivarmi il perché non sarei dovuto entrare nella Giunta. Il sottoscritto invece, sia al primo turno che al ballottaggio, appena visti i risultati, ha subito fatto i complimenti al Sindaco.

Così Fratellini nel 2009, per accordi presi tra il Sindaco e Massimo Mantovani prima della campagna elettorale e che avrebbero avuto valore a prescindere da come si sarebbero espressi i cittadini con le loro preferenze, viene nominato assessore dal nostro Sindaco.

Tutti sanno che io collaboro, e ne sono fiero, con il Consigliere Regionale Massimo Monni e guarda caso, pur prendendo sempre più voti a Bastia delle persone più legate a Massimo Mantovani, ogni volta c’è qualcosa per cui non posso fare quello che ho meritato sul campo. Sarà un caso? Le persone libere e pensanti che sono state in questi 5 anni prima nel PDL e poi nella lista civica Bastia Popolare, dentro la loro coscienza lo sanno bene, ma capisco i motivi per cui si tengono lontani dal dirlo…

Nel settembre 2012, quando il Sindaco estromette dalla giunta Livieri, a Fratellini viene assegnata l’importante delega dell’urbanistica, oltre le altre che già aveva. Nel dicembre 2012, quando Rosella Aristei si dimette dalla giunta per incompatibilità con il Sindaco, gli viene conferita anche la prestigiosa delega di vicesindaco. Il tutto con 90 preferenze. Sfido chiunque a dire che sia una cosa normale.

Ripeto: Fratellini è stato un bravo assessore e si è impegnato molto, ma la selezione della classe dirigente è stata falsata in partenza. E poi neanche si può dire che sia il caso più eclatante riguardo alle preferenze, qualcun altro ha fatto molto peggio… Nel 2011 inoltre si dimette l’assessore del PDL Masci (52 preferenze) che viene sostituito da Fortebracci (13 preferenze), candidato non con la lista del PDL ma con la lista civica di Rosella Aristei. Non bisogna dire altro.

Ricapitolando: 5 anni fa alcuni giovani presero molte più preferenze di chi invece non avendo voti personali né esperienza amministrativa ha ricoperto comunque ruoli di primo piano. Il Sindaco motivò la scelta dicendo che fu dettata non da criteri politici e di consenso elettorale, ma dalla necessità di puntare su persone di una certa età e quindi di esperienza. Noi giovani accettammo questo per senso di responsabilità, pensando che fosse stato giusto fare prima la gavetta e prepararsi per il futuro.

Ma ora a distanza di 5 anni e solo per il sottoscritto si ripete la stessa storia. Guardate gli assessori della Giunta davanti a voi: nessuno di loro ha preso i voti che ha preso il sottoscritto. Tutte brave persone ma tutti hanno meno voti del sottoscritto. Nel 2009 hanno inventato quella storiella e questa volta?

Questa volta la storiella è che bisogna puntare sulla “continuità” e sulla “competenza” (che tradotto significa che io non ce l’ho e quindi perché dovrei far parte della squadra di governo?). E allora come si seleziona la classe dirigente? Chi merita come fa ad emergere? E soprattutto chi merita è quello più votato o ci sono altri “criteri di merito”?

Se avessi compiuto in questi 5 anni altre scelte personali e politiche sarei stato in Giunta fin dal 2009, visto che gente che aveva meno voti di me e nessuna esperienza amministrativa ha fatto comunque sia l’assessore.

Non c’è bisogno di aggiungere nulla, per ora, la verità è davanti ai vostri occhi.

Della indennità da assessore o da Presidente del Consiglio non mi interessa nulla, altrimenti, se avessi voluto ottenere questo avrei saputo benissimo cosa fare. E se volessi passare all’opposizione in Consiglio avrei la strada spianata, ma non lo farò perché sono orgoglioso di aver contribuito alla nostra vittoria e perché i cittadini sono stati chiari ed io rispetto il loro volere. Dico anche che se avessi ricevuto l’indennità avrei dato il 20% di questa alle associazioni di volontariato che hanno sede a Bastia. Questo per dare il mio contributo a chi tutti i giorni in silenzio aiuta i più deboli.

Ho mantenuto la mia dignità di uomo, di politico e di consigliere comunale con la schiena dritta.

Nella vita le persone libere e che vogliono mantenere integra la propria dignità sia umana che politica devono lottare più degli altri: questo insegnamento me lo hanno dato i miei genitori e lo ho sperimentato nella vita, e ne vado orgoglioso.

Grazie Presidente.

25/06/2014

Jacopo Cairoli

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