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18 Aprile 2024
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Attualità

Assisi: arrestati due rumeni con l’accusa di furto aggravato in concorso

L’attività di contrasto ai reati predatori ed i controlli effettuati dai Carabinieri nel corso del mese di agosto hanno permesso ai militari della Compagnia di Assisi di arrestare in flagranza due rumeni, autori del furto di quanto contenuto all’interno dell’apparecchio cambia soldi ubicato presso un distributore della zona.
I fatti risalgono alla serata di ieri ed il colpo sarebbe stato messo a segno mediante l’utilizzo di un marchingegno elettronico confezionato artigianalmente dai due malviventi.
A dare l’allarme ad una pattuglia del Radiomobile impegnata nel consueto servizio di vigilanza e prevenzione dei reati è stato proprio il gestore dell’area di servizio, insospettito dalla presenza nel piazzale antistante la stessa di due uomini a piedi, da lui notati armeggiare vicino alla macchina che eroga gettoni per il lavaggio automatico delle auto.
I due erano convinti di averla fatta franca complice l’ora tarda e la semi oscurità ma ciò non è sfuggito al proprietario, il quale ha notato transitare nelle immediate vicinanze del suo distributore una pattuglia. Ha quindi prontamente richiamato l’attenzione dei militari ai quali ha riferito quanto da lui osservato poco prima.
Inutile la fuga dei malviventi che, nell’intenzione di fare perdere le loro tracce hanno cercato di nascondersi in un vicino bar, fingendosi comuni avventori intenti a consumare delle bevande.
I militari li hanno fermati e accompagnati presso gli Uffici della Compagnia dove hanno proceduto a più accurati accertamenti: la perquisizione ha permesso di rinvenire e sequestrare un apparecchio artigianale costituito da tre batterie da 9 volts collegate tra loro preposte ad alimentare un circuito elettrico munito di pulsante di accensione. Il tutto era occultato all’interno di un pacchetto di sigarette marca “Benson” dal quale fuoriusciva una serpentina in rame a forma circolare e corredato anche da altre tre batterie,  due rotoli di nastro adesivo ed una lampadina.
Il dispositivo così descritto avrebbe permesso ai due fermati di aprire le macchine preposte al cambio delle monete solitamente ubicate presso i distributori di carburante, gli autolavaggi e le lavanderie a gettoni.
Nella disponibilità di uno dei due rumeni è stato infatti rinvenuto un telefono cellulare marca I – phone 4 posto sotto sequestro dagli investigatori dove erano stati registrati gli indirizzi di 10 lavanderie automatiche ubicate nel viterbese.
La “mappa” degli obiettivi da colpire ed un cospicuo numero di monete di piccolo taglio rinvenute nella sua disponibilità sono stati gli elementi che hanno definitivamente incastrato i due ladri, tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso.
Le indagini dei militari hanno permesso di accertare che una delle lavanderie inserite nel telefonino ha subito nei giorni passati la manomissione della macchina cambia monete e che anche in quella circostanza il gestore del negozio aveva notato due soggetti allontanarsi in fretta e furia al momento del suo arrivo sul posto.

 

13/08/2013
Ufficio Stampa Carabinieri della Compagnia di Assisi

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