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25 Novembre 2024
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Assisi

Il ruolo del Convitto nel progetto “Perugia Assisi, capitale Europea della Cultura”

Perugiassisi capitale Europea della Cultura? Il ruolo del Convitto?

Il Convitto Nazionale, con le sue scuole pubbliche annesse (Primaria, Secondaria di I grado e Liceo Scientifico) rappresenta per Assisi – ma anche per Perugia, per l’Umbria – un bene di grande valore storico e sociale. Storico perché ha formato, a partire dalla sua istituzione nel febbraio 1875, innumerevoli donne e uomini che oggi, debitori e riconoscenti verso questo istituto, svolgono le loro attività in Italia e nel mondo.

Sociale perché con i suoi tre gradi di scuola pubblica e con il semiconvitto, un servizio aperto a tutti che è unico nel suo genere nel comune di Assisi e nelle aree circostanti, offre da tanti anni a tante famiglie un sostegno inestimabile per la crescita e l’educazione dei propri figli.
Ma Assisi, Perugia e l’Umbria sono coscienti di questo importante ruolo del Convitto Nazionale? Esistono segnali molto contrastanti in proposito. Se da un lato risultano esserci oggi degli investimenti in denaro per la valorizzazione del Convitto e delle sue scuole, dall’altro sembra mancare l’investimento nel futuro di questa importante istituzione scolastica.
Vediamoli. Il 24 ottobre 2011 l’immobile del Convitto fu affidato dall’Agenzia del Demanio in uso gratuito alla Provincia di Perugia e lo Stato stanziò una considerevole cifra per lavori di messa in sicurezza. Alla Provincia fu affidato anche l’onere di qualsiasi intervento riguardante la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare. Al Convitto con le sue scuole fu nella stessa occasione confermato il diritto di utilizzo a titolo gratuito delle porzioni di uso diretto.
Il 21 dicembre 2011 il Direttore Scolastico Regionale per l’Umbria assegnò la reggenza e la dirigenza scolastica del Convitto al Professor Dante Siena, che dichiarò: “Una struttura importante non solo per la storia culturale ed educativa di Assisi, ma anche per tutta la nostra nazione”.
L’11 ottobre 2012 si è infine avuta l’ufficializzazione pubblica del rinnovamento del Convitto Nazionale “Principe di Napoli” di Assisi. Alla presenza delle istituzioni territoriali e scolastiche, il rettore dirigente scolastico Siena ha presentato a tutta la comunità il risultato dei lavori di ristrutturazione effettuati (ai fini di una redistribuzione degli spazi interni “prestati all’alberghiero): “una nuova ariosa aula docenti, dei rinnovati uffici amministrativi, degli aggiornati laboratori di informatica, fisica e scienze per l’annesso Liceo scientifico…”.
Siamo così giunti al marzo 2013. Fino a qui si è agito sull’oggi. Ma qual è il programma per il futuro? Lo ha chiesto il Comitato dei Genitori del Convitto (costituitosi il 30 giugno 2012 e ufficializzato nel novembre 2012) in una lettera indirizzata a tutti i soggetti istituzionali interessati: una richiesta di confronto che per ora, però, non ha avuto esiti.
Un futuro che non si presenta affatto roseo: con la scomparsa del’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, che confluirà a breve in quello delle Marche; con l’incombente accorpamento delle Province; con la reggenza del Convitto non ancora pianificata per i prossimi anni; con solo una minima parte degli imprescindibili lavori effettuata (la piscina e il Parco Robinson sono al momento inutilizzabili).
Il Convitto appartiene ad Assisi, a Perugia, all’Umbria, all’Italia: da 138 anni dispensa cultura e socialità, a convittori, semiconvittori e studenti del territorio. Assisi e alla sua comunità non possono non sentire la responsabilità della conservazione di questo grande patrimonio. La comunità è dunque chiamata a essere parte attiva di questo auspicato rilancio, perché tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno beneficiato della sua esistenza hanno l’onere e l’onore di tramandare questa importante realtà alle future generazioni di Assisi, dell’Umbria e dell’Italia.
Nasce a questo punto spontanea la domanda: quale parte è stata assegnata al Convitto nel progetto “Perugia Assisi, capitale Europea della Cultura”? Nel manifesto recentemente presentato (www.comune.assisi.pg.it/2013/03/21/perugiassisi-2019-il-progetto-diventa-manifesto/) si parla di città del dialogo; di città dove la cultura è produzione d’idee; di città delle diversità culturali, luogo interculturale, plurale e solidale di accoglienza e tolleranza; di città rete nel tempo e nello spazio, grazie allo storico modello insediativo umbro policentrico; di città radicata nel passato e proiettata nel futuro, dove la sua identità originaria diviene risorsa e si apre alle nuove tecnologie, alla creatività, all’economia della conoscenza. Il convitto è la massima espressione di tutto ciò!
Per questo rinnoviamo l’invito a un confronto, cogliendo l’occasione per augurare a tutti una settimana di Pasqua dedicata alla riflessione e al rinnovamento.

Francesca Vignoli

Comitato dei Genitori del Convitto Nazionale di Assisi

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