Seguendo lo schema di ragionamento del Sindaco Ricci e dei vertici del PDL locale, in questa riflessione dovrei celebrare i quasi 10 punti in più ottenuti ad Assisi dal mio Partito rispetto all’ultima tornata amministrativa, ma serietà e responsabilità mi impongono una riflessione più laica e di prospettiva.
Il voto del 24 e 25 febbraio 2013 ha chiuso un’epoca politica ed imporrà al sistema politico non solo un rapido rinnovamento dei suoi protagonisti, ma anche delle sue forme di azione e partecipazione.
Il risultato elettorale ci consegna un Paese difficilmente governabile e la cui rappresentanza parlamentare fornisce al mio Partito 2 prevalenti indicazioni:
1. lo stato di disagio (in molti casi di disperazione) vissuto dai cittadini italiani rispetto all’attuale periodo di crisi economica e finanziaria ha dato luogo allo straordinario risultato di un movimento che ha dato sfogo alla loro rabbia, alla loro protesta e ad una forte richiesta di cambiamento;
2. il Partito Democratico e le altre forze della coalizione di centrosinistra, pur avendo cercato di farsi interprete di tali esigenze e stati d’animo, non sono stati efficaci nel far comprendere la propria proposta.
Credo debbano essere questi gli elementi su cui il mio Partito dovrà approntare nei prossimi giorni una riflessione onesta, seria, coraggiosa e di prospettiva. Personalmente non ho intenzione di sottrarmene.
Ora, però, occorre governare con responsabilità la contingenza con il Parlamento che le elezioni democratiche ci hanno consegnato. Con responsabilità, perché importanti decisioni per il funzionamento delle istituzioni democratiche e per la tenuta del nostro sistema economico-produttivo non possono essere rinviate.
Tornando ai dati del nostro Comune e ad un’analisi del voto scevra da ricostruzioni di parte, il principale dato che emerge è che il centrodestra, per la prima volta dopo anni, non è più maggioranza ad Assisi raggiungendo appena il 30 per cento dei consensi e con un PDL, di cui il Sindaco Ricci è autorevole esponente regionale, che perde 16 punti percentuali rispetto alle politiche del 2008. E la seduta del Consiglio comunale andata deserta giovedì scorso dimostra che tale risultato, aggiunto alle prossime questioni in discussione e all’incertezza dei futuri equilibri politici (oltre all’imminente sentenza del TAR dell’Umbria sulle quote rosa, è partito da tempo il dopo Ricci), ha già provocato evidenti tensioni nella maggioranza.
Allo stesso tempo la consultazione elettorale consegna alla Città un quadro politico rivoluzionato e frammentato, ma da cui emergono 3 forze politiche di riferimento che rappresentano ognuna un quarto degli elettori: il PDL, il Movimento 5 Stelle ed il PD.
Da parte nostra nei prossimi giorni, con la nostra attività di opposizione in Consiglio comunale all’Amministrazione di centrodestra e con una rinnovata attività di elaborazione politica partecipata ed attenta al territorio, torneremo a lavorare ad una proposta alternativa e credibile in vista delle elezioni amministrative del 2016.
Ora anche il Movimento 5 Stelle è in campo ed ha il diritto-dovere di avanzare le proprie proposte. Il Partito Democratico, con il rispetto che si deve a chi è stato investito di un così importante consenso da parte dei cittadini, è pronto ad un confronto sereno e costruttivo per il bene di Assisi e per affrontare le questioni concrete che stanno a cuore ai cittadini.
Federico Masciolini
Segretario comunale PD Assisi