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21 Novembre 2024
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Assisi

Convenzioni con le comunità dei francescani

Il comune si sta accingendo a stipulare due importanti convezioni, con i frati francescani di Assisi e Santa Maria degli Angeli. È opportuno e doveroso quindi svolgere alcune puntualizzazioni. La convenzione che regolamenterà i rapporti tra il comune di Assisi ed i Frati Conventuali, relativa al piazzale antistante la Basilica Patriarcale di San Francesco di Assisi, appare opportuna. Detta convenzione tiene conto, infatti, dell’importanza del luogo francescano per i valori che simboleggia nel mondo e, nel contempo, rispetta le esigenze degli abitanti di Assisi. È noto che esiste uno storico contenzioso sulla proprietà di questo piazzale, dal Concordato del 1929, cioè da quando il Governo Mussolini restituì alcuni beni al Vaticano sottratti nel 1860 con il decreto Pepoli. Senza entrare nel merito della proprietà appare che, anche questa volta, non è venuto meno il buon senso tra la comunità francescana dei Conventuali e l’Amministrazione Civica, quel buon senso che, anche recentemente, si è riscontrato nel corso degli interventi per la ricostruzione post sismica, allorquando l’amministrazione comunale concesse ai Conventuali la possibilità di svuotare il terreno sottostante la piazza inferiore per costruire anche servizi igienici. L’attuale convenzione appare corretta ed equilibrata. Essa prevede la possibilità di concessione per interventi urbanistici nel sottosuolo e regolamenta il traffico, i posti di parcheggio, le spese di manutenzione, senza prevaricazione tra il Comune e la Comunità francescana.
Si è appreso solo dalla stampa che questa amministrazione sta per concludere anche un accordo con la Provincia Serafica dei Frati Minori di S. Maria degli Angeli, accordo di tutt’altro tenore rispetto a quello dei Conventuali di Assisi. Allo scopo di fare chiarezza e, vista l’importanza dell’argomento, sarebbe opportuno che chi lo vuole fortemente, cioè il vicesindaco Lunghi, ne renda noti termini e modalità. Da quello che è dato sapere l’accordo prevede la permuta in base all’indirizzo consiliare preso il 21 marzo 2011, quindi durante la campagna elettorale, tra la piazza pubblica e Sagrato antistante la Basilica di S. Maria degli Angeli, di proprietà del Comune, sempre goduta liberamente dai cittadini, un’area di circa 5.700 mq ricoperta di sanpietrini e listoni di marmo costruita con soldi pubblici, e tre pezzi di terreno adiacenti a Via Los Angeles, per una superficie totale di circa 2.800 mq. Il tutto senza conguaglio di prezzo, come se le due proprietà avessero lo stesso valore. Questi sono i termini descritti in una nota inviata dal Comune di Assisi all’Agenzia delle Entrate che dovrà effettuare la perizia.
Se così fosse sarebbe una iattura, in quanto i cittadini perderebbero la proprietà della piazza. Senza poi voler considerare la grande differenza di valore tra i due beni, valore non solo intrinseco, ma anche sociale. È opportuno inoltre ricordare, senza voler fare il processo alle intenzioni, che in data 18 novembre 1999, la Provincia Serafica dei Frati di Santa Maria degli Angeli presentò un progetto che, tra l’altro, prevedeva la recinzione della superficie sottostante la piazza-Sagrato della Basilica con pannelli di tipo Orsogril.
È chiaro che, una volta proprietari anche di questa piazza che riceverebbero in permuta, a titolo di fatto gratuito, i Frati avrebbero titolo a richiedere la recinzione del tutto.
Questo accordo, se così dovesse concludersi, sarebbe un danno per i cittadini che perderebbero l’utilizzo di un bene da essi sempre liberamente goduto.
Giorgio Bartolini

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