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26 Novembre 2024
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Corriere dell'Umbria

Inizia la caccia al titolo del rione Moncioveta

Si alza oggi il sipario sull’edizione 51 del Palio de San Michele. Alle 21,30 benedizione di stendardi e mantelli

BASTIA UMBRA Si alza oggi il sipario sulla 51esima edizione del Palio de San Michele, che fino al 29 settembre trasformerà piazza Mazzini in arena per l’emozionante sfida fra i quattro rioni della città: Moncioveta,Portella,San Rocco e Sant’Angelo. Il rione da battere è quello dei rossi di Moncioveta, che l’anno scorso ha trionfato conquistando lo stendardo del cinquantesimo.
I festeggiamenti ufficiali si apriranno questa sera, alle 21,30, nella centralissima piazza Mazzini con la cerimonia e la benedizione di stendardi e mantelli,a cui seguirà la lettura dei bandi di sfida.Da questa sera aprirannoi battenti anche le quattro taverne rionali, dove gustare i migliori piatti della tradizione tipica locale.Partito come festa di piazza, in mezzo secolo il Palio si è trasformato, affermandosi fra gli appuntamenti più importanti e caratteristici nel panorama delle manifestazioni regionali. Ed è proprio al futuro che, in una lettera aperta,il presidentedell’Ente Palio, Marco Gnavolini (nella foto), guarda con ottimismo, alla luce dei “piccoli grandi passi” già fatti per il futuro della festa: “Vogliamo renderlo sempre più roseo e degno di unamanifestazione che coinvolgel’intera comunità bastiola”. Fra i risultati raggiunti il presidente Gnavolini annoverale novità in materia normativa a salvaguardia della festa (comela registrazione di logo emarchi per arginareil fenomeno dei falsi delegati) e, soprattutto,l’impegno per trovare soluzioni al problema di sedi e cucine, con una nuova sede per Moncioveta nell’area Petrini-Mignini e il trasferimento della cucina di Portella. Chiaro l’obiettivo: “Inserire tutte le sedi, taverne e cucine all’interno del Prg”.
“Ringrazio – conclude Gnavolini -i capitani dei rioni, il consiglio dell’Ente,Pro loco, parrocchia e tutti coloro che si sono impegnati in questa edizione e nelle precedenti, perché espressione vera del popolo bastiolo, vivo, vivace ed eclettico, amante di sani ideali e profondi valori che contraddistinguono la nostra città”. In conclusione l’augurio:“Buona festa e che, anche quest’anno,vinca il migliore”.

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