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In Umbria ci si Accorge, in Alcuni Comuni, che con Meno Tassa di Soggiorno si Attraggono più Turisti. Claudio Ricci: nel 2019 l’Umbria sia la Prima Regione senza Tasse per i Tutisti (Raccordando i Comuni Decisori sul Tema). È un Valore d’Accoglienza.

Sono stato sempre contrario alla tassa di soggiorno (nelle mie esperienze da Sindaco mi sono sempre impegnato per evitarla). Agisce negativamente in termini di immagine, marketing e vendita del prodotto (anche Internet) e produce un effetto potenziale negativo (in termini di posti di lavoro) pari a “un addetto in meno” ogni 50 camere d’albergo o struttura ricettiva.
Leggo citazioni sulla stampa anche televisiva che, in Umbria, qualche comune “si armonizza” e constata che eliminando, anche parzialmente, la tassa di soggiorno arrivano più turisti (soprattutto famiglie).
È evidente che “meno tasse ai turisti” significano “più turisti” (basta informarsi sul marketing operativo e fonti economiche internazionali). Se non ricordo male anche nel “contratto”, dell’attuale Governo, vi è l’intendimento di “abolite la tassa di soggiorno”. Vedremo.
I dati sul turismo in Umbria sono buoni, e quasi hanno recuperato le negatività del post sisma 2016 (come riporta la Banca d’Italia), ma ora occorre attuate una fase di sviluppo. L’Umbria dovrebbe essere la “prima regione d’Italia”, senza tassa di soggiorno (sollecitando i comuni che ne sono competenti); poi dovremmo investire molto di più sulle linee aree con compagnie Low Cost (basso costo) che sono dei veri e propri tour operator internazionali. Infine bisogna creare una “cabina di regia multimediale” per vendere nel mondo, anche su Internet (24 ore su 24), i nostri prodotti turistici.

 

30/12/2018
Claudio Ricci
(Consigliere Regionale).

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