L’Assessore Eugenio Guarducci ha presentato una anteprima del Piano degli investimenti nei settori Turismo e Cultura per il 2018. Il PIANO è la naturale conseguenza dell’approvazione, avvenuta in giunta il 27 ottobre, delle tariffe dell’imposta di soggiorno che ha consentito di definire il presunto introito generato dalla stessa.
Non vedo un grande interesse intorno a questo Piano che costituisce sicuramente una Proposta organica nel Settore Turismo e Cultura.
Ritengo invece estremamente utile e necessario che ci si confronti in maniera franca sui contenuti del Piano, consapevoli delle forti difficoltà economiche che il nostro Territorio sta attraversando.
Le Entrate previste dal Piano ammontano a € 2.445.000 e sono così suddivise:
- Imposta di Soggiorno € 1.165.000
- Check POINT. €. 850.000
- Altre Entrate. €. 430.000
Su quanto previsto vorremmo approfondire alcune questioni:
1) L’entrata del PSR di € 100.000 non è stata ancora assegnata e quindi non è entrata certa.
2) La Fondazione Internazionale Assisi interviene con un contributo di € 30.000. Con questo ulteriore stanziamento il Capitale della Fondazione risulta inferiore ai € 200.000 che, per statuto, non poteva essere intaccato. Questo comporterà nel giro di alcuni anni l’erosione totale del Capitale iniziale e di conseguenza la fine della stessa Fondazione Internazionale Assisi.
3) Le Entrate previste dal Check Point sono interamente utilizzate per finanziare il PIANO ma è a tutti noto che una parte considerevole delle Entrate Ordinarie è già utilizzato per sostenere le spese di questi due settori a partire dal costo del personale del settore del Turismo che doveva essere pagato interamente dalla Regione dell’Umbria in quanto facente parte del cosiddetto “Sistema Turistico Locale” mentre la Regione, in questi anni, ha progressivamente diminuito i trasferimenti dedicati. Tutta una serie di servizi del “Sistema Turistico Locale” sono svolti dal Personale del Comune di Assisi anche se riguardano i territori dei Comuni di Bastia, Bettona e Cannara. Inoltre gravano sul Bilancio una parte considerevole dei costi del settore Vigilanza Urbana il cui personale è per la gran parte impiegato per svolgere servizi a servizio del ruolo che la Cittá ricopre a livello nazionale ed internazionale.
Di conseguenza le Uscite previste ammontano a € 2.445.000 e sono così ripartite:
- Piano di interventi nel settore Turismo e Cultura. € 1.995.000
- Interventi di miglioramento e manutenzione. €. 233.000
- Interventi sul territorio. €. 256.000
Su come è stata ripartita questa somma, senza entrare nei particolari dei vari capitoli di spesa, vorremmo evidenziare alcune criticità:
1) Siamo al primo anno di applicazione dell’Imposta e la struttura interna del Comune, anche con tutta una serie di aiuti previsti nel Piano, ancora non è nelle condizioni di poter gestire tutta una serie di iniziative a partire dal prossimo Gennaio 2018, come abbiamo potuto costatare nel 2017. Mi chiedo allora: perché investire dei denari in maniera quasi “ostentata” senza prevedere un rodaggio preliminare della organizzazione?
2) La ricaduta sul Territorio, e quindi sui cittadini di Assisi, dei Benefici generati dal Piano mi sembra inconsistente. Si era ipotizzato di intervenire sulla Tari ma comprendo che è difficile avere diminuzioni delle Tariffe percepibili da parte dei Contribuenti ma è anche vero che i Benefici derivati dall’Imposta di Soggiorno devono essere ripartiti in maniera seria su tutto il territorio Comunale. Anche perché se la gran parte delle USCITE di spesa si concentrano nel Centro Storico le Entrate vengono da tutto il territorio comunale essendo ormai diffuse la presenza delle strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere.
Ad esempio ci sono molte strade in condizioni pessime ove sono presenti strutture ricettive di qualità: anche queste hanno il diritto di aver un beneficio dall’Imposta.
Raddoppiare gli interventi sul Territorio da 250.000 a 500.000 euro lasciando i 233.000 di interventi di manutenzione e diminuendo di conseguenza il Piano Marketing mi sembra una ipotesi ragionevole che lascia inalterati gli aspetti positivi previsti da questo ed elimina alcuni interventi inutili e difficilmente gestibili.
3) Gli operatori del Settore non possono restare alla finestra nella gestione del progetto che si sta intraprendendo in quanto risulta evidente che in questi anni il settore dell’Accoglienza in Assisi ha fatto passi da gigante ed abbiamo a disposizione operatori preparati e pronti ad affrontare le sfide di un mercato sempre più agguerrito.
L’Assessore non può gestire da solo l’intero progetto ma lo deve fare coinvolgendo da subito l’intero comparto ricettivo.
Quello che invece è stridente nel programma degli eventi è la mancanza di un Progetto che abbia un senso, che indichi dove si vuole andare. La mancanza di un filo conduttore che dia il senso alle iniziative intraprese e soprattutto sia consono alla storia della nostra città.
14/11/2017
Antonio Lunghi