Sull’ultimo Consiglio comunale sono uscite notizie non rispondenti alla realtà dei fatti e quindi ci siamo sentiti in dovere di mandare una nota alla stampa.
Il primo punto da chiarire è che nell’ultimo Consiglio comunale non è stato modificato né lo Statuto, ne’ alcun regolamento relativo alla presenza di donne in Giunta.
L’unico fatto reale è che non è stato rispettato l’obbligo di legge che imponeva l’aggiornamento statutario entro il 26 giugno scorso.
Anche la mozione che avevamo presentato, per chiedere questo adeguamento e per rendere le nuove norme immediatamente attuative, è stata respinta: il centrodestra e il consigliere Travicelli hanno votato contro.
Al di là dei proclami, contano i fatti.
Quello incontrovertibile e’ che nella Giunta di Assisi ci sono ZERO assessori donne.
Al di là delle sentenze (ancora non definitive) e delle vicende giudiziarie, che in questa sede non ci interessano, infatti va sottolineato che nessuna legge vieta o vietava a Ricci di inserire una o più donne in Giunta.
Anzi! Il Sindaco era chiamato dall’art. 30 dello Statuto comunale, attualmente vigente, a nominare il Vice Sindaco e gli assessori (non altre figure istituzionali), assicurando “di norma” la presenza “di entrambi i sessi”.
Con giustificazioni che a nostro avviso sono opinabili, invece, il Sindaco non ha dato seguito alla richiesta della norma statutaria.
Il punto politico è chiaro: la parità di genere, ad Assisi, per la maggioranza può attendere.
Può aspettare la nomina di almeno una donna in Giunta.
Può aspettare la modifica dello Statuto…, visto che i termini di legge sono già scaduti.
Da parte del centrodestra, inoltre, c’è stata la solita chiusura preconcetta:
– voto contrario sulla mozione che abbiamo presentato per l’adeguamento imposto dalla legge dello statuto comunale;
– voto contrario sulla mozione che proponeva di realizzare un Fondo di garanzia per aiutare i cassaintegrati e le imprese in difficoltà.
Da parte nostra, invece, vogliamo sottolinearlo, c’è stato un atteggiamento costruttivo anche nell’ultimo Consiglio comunale, visto che abbiamo votato a favore di alcune proposte, come una variazione di bilancio e l’ordine del giorno sul femminicidio, che sebbene trattasse della Convenzione di Instanbul, già ratificata a giugno in Italia (http://www.huffingtonpost.it/2013/06/19/femminicidio-la-convenzione-di-istanbul-e-legge-italiana_n_3464616.html),
Simone Pettirossi
Capogruppo PD Assisi