BASTIA UMBRA – Se i tantissimi visitatori che non hanno voluto mancare l’appuntamento con il Caccia Village lo confermano come l’appuntamento fieristico dedicato all’arte venatoria più importante del centro Italia, la consacrazione della manifestazione di Umbriafiere come evento di caratura nazionale l’hanno data le associazioni venatorie che hanno scelto il Caccia Village per lanciare il loro messaggio di unità e di rinnovamento del mondo della caccia. I presidenti nazionali delle principali associazioni venatorie, Gian Luca dall’Olio per Federcaccia, Lamberto Cardia per Enalcaccia, Osvaldo Veneziano per Arci caccia, si sono incontrati a Bastia Umbra per rilanciare la volontà di unirsi in una Federazione che rappresenti il settore. Per essere ascoltati – hanno precisato, tutti i presidenti concordi – dobbiamo parlare con una sola voce. E non solo nei confronti della politica, ma anche del mondo associazionistico e dell’opinione pubblica. Sono già due anni che il percorso verso una federazione unica è stato avviato pur nell’autonomia di pensiero di ogni singola associazione. Di fronte alla forte crisi che, negli anni, ha visto diminuire drasticamente il numero di cacciatori non è mancato il mea culpa delle associazioni per le attività non realizzate in passato. Ma – hanno auspicato gli stessi presidenti – ci sono ancora spazi per riconquistare spazi culturali, per far comprendere all’opinione pubblica che il cacciatore è in grado di gestire il territorio da un punto di vista ambientale ed economico. L’auspicio che è emerso dal Caccia Village è, dunque, che il cacciatore possa tornare ad essere orgoglioso di essere cacciatore e che, in quanto tale, possa divenire interlocutore credibile per l’opinione pubblica, attraverso una serie di attività che sono state definite una “caccia senza fucile” che vanno dal volontariato contro il bracconaggio, alla partecipazione ai tavoli istituzionali di regolamentazione e controllo della caccia.
Redazione
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