Censite le strutture presenti sul territorio comunale, potrebbero cambiare destinazione d’uso
BASTIA UMBRA – La notizia è di quelle che merita attenzione. In base alla normativa varata dalla Regione riguardante la semplificazione amministrativa, dietro preventivo via libera del consiglio comunale e degli organismi appositi della Provincia di Perugia, tutti quegli edifici ritenuti storico-rurali potrebbero cambiare destinazione d’uso (ma non prima di essere qualificati come strutture da tutelare) e rientrare nella categoria dei servizi (bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi). Dal cambio di destinazione d’uso è esclusa la categoria commerciale. Per questo motivo, l’assessorato all’Urbanistica di Bastia guidato da Francesco Fratellini, con l’aiuto dei consiglieri Stangoni e Degli Esposti, ha deciso
di fare un aggiornamento del censimento per verificare quanti edifici storico-rurali ci siano sul territorio comunale. Secondo alcune indiscrezioni, dalla “conta” sarebbero emerse all’incirca trenta strutture storico-rurali: ora per l’eventuale cambio di destinazione d’uso di queste strutture è necessario, come detto, che venga assegnata la qualifica di “patrimonio da tutelare”. Questa può avvenire solo per insindacabile giudizio di alcuni organismi, tra cui il consiglio comunale. La partita merita di essere seguita perchè eventuali cambi di destinazione d’uso potrebbero aprire le porte alla nascita sul territorio comunale di nuove attività turistico-ricreative.
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