Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Bastia Umbra

Paola Lungarotti: “È una questione di visione e di metodo per la valorizzazione e promozione del proprio Territorio.”

Visto che  “o per riffa o per raffa”  l’amministrazione Lungarotti viene sempre chiamata in causa dall’amministrazione attuale, stavolta per giustificare l’impegno di spese per le attività del prossimo Natale, alle riflessioni di Marco Caccinelli associo le mie, ma da una prospettiva diversa, soffermandomi  più sulla visione e sul metodo. Parto dalla  visione. Abbiamo sempre ritenuto che la cultura nella nostra realtà cittadina si integrasse con la promozione del territorio, non a caso il Settore Cultura – Sport e Turismo fu arricchito di  servizi riguardanti  la Promozione del Territorio e il Commercio, ridimensionati e in parte tolti dall’attuale amministrazione. Mettere insieme commercio con cultura e promozione del territorio rappresentava per noi la cornice organizzativa e normativa per dare modo alla nostra città di recuperare e ripristinare quel sano connubio tra realtà commerciale e produttiva e promozione culturale perché questa non sempre prescinde dal contesto di appartenenza e dalle  funzioni  che tale contesto richiede. Non in maniera subordinata, bensì in maniera complementare e integrativa.
La storia non si può dimenticare, la storia è oltre che memoria guida per il presente e il futuro, i richiami di Marco Caccinelli al grande sforzo e al comprovato impegno da parte degli operatori commerciali sono stati per noi sempre memoria e opportunità per riprendere il lavoro sinergico interrotto ma non sconfessato di una comunità che sapeva lavorare insieme per un bene comune. Caccinelli non ha ricordato il dopo di lui, posso capirlo, ma c’è stato un dopo e alquanto significativo, basti ricercare su Internet o leggere lo “stato di attuazione delle linee di mandato 2019-2024”  Tutte le iniziative intraprese e realizzate hanno visto la compartecipazione di più soggetti, a partire dalle associazioni di categoria, punto di riferimento indiscusso. La visione è presto detta: desideravamo riportare Bastia ad essere veramente e proficuamente “Città mercato” e nel contempo “Città cultura” perché più forte e saldo è il tessuto economico, produttivo e commerciale di una comunità,  più la cultura riesce ad attecchire e produrre valore aggiunto, diversamente la cultura potrebbe rischiare di essere un mondo parallelo.  Non significa  sminuire il valore della cultura, significa invece renderla trama del tessuto connettivo e partecipativo della città. Non mi metto ad elencare tutte le iniziative, non ne faccio un problema di più o meno bravi, è un problema di relazioni e visione. E con questa amministrazione la visione si è stravolta.
E qui passiamo dalla visione al metodo. Questa amministrazione per il timore di “copiare” il lavoro di altri ha cancellato anche le buone pratiche di partecipazione e coinvolgimento. È innegabile non riconoscere il lavoro fatto dall’Agenda della Città, operativa in tutte le iniziative più o meno importati per questo territorio. Un contesto di scelte e di visioni paritetico dove non contava il chi ma il cosa. Caccinelli ricorderà certamente il suo coinvolgimento anche nelle nostre attività. Abbiamo operato in ristrettezze economiche, nel periodo del Covid, ma la nostra parte l’abbiamo sempre fatta. Insieme a Valeria Morettini, assessore al commercio, il sostegno dell’amministrazione si è manifestato in maniera tangibile,  economico, da subito e da sempre, dai tempi della chiusura di City Mall ,  rispettata ma con dispiacere.  Sono state citate le luminarie, dall’amministrazione Ansideri a totale carico del comune. E non solo.
Il metodo identifica anche il tipo di relazione. L’attuale  amministrazione da sempre si è elevata a censore di tutti coloro che non la pensano alla stessa maniera e proprio nella cultura,  che dovrebbe essere il motore di crescita e coinvolgimento , l’autocrazia  si manifesta come unica forma di governo.
Non entro nel merito delle proposte natalizie, peraltro non conosciute dai più se non per qualche sporadica gentile concessione, sarà poi la città ad esprimersi. Le riflessioni di Marco Caccinelli oltre ai contenuti sono state stimolo per segnalare un problema ancor più grave: la visione e il metodo, espressione di un pensiero unico su un modello ideologico unico.
E per finire, non dicano  gli amministratori attuali  che per l’impegno economico per il prossimo Natale sono andati  in continuità con l’amministrazione Lungarotti, tra le molteplici diversità ce n’è una che fa la differenza:  l’imposta di soggiorno, destinata anche “ a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive”. Noi non l’abbiamo applicata con cognizione di causa,  ma visto che ora c’è  sarebbe stato più  favorevole impiegarla pubblicamente per il rilancio  della nostra città dal punto di vista della promozione culturale e commerciale con scelte condivise tra chi sa parlare di cultura e chi sa operare nel territorio.
È una questione di metodo e di visione.
Siamo tutti consapevoli del valore della cultura, dell’essere  motore di sviluppo , crescita e progresso, non si mette in discussione questo, si mettono in discussione il come e con chi promuovere cultura e per quale finalità , paradossalmente è proprio chi crede e promuove cultura che dovrebbe aprirsi al confronto e alla raccolta delle idee, perché dovrebbe  saper distinguere tra i luoghi e gli ambiti della cultura: “una serie di caratteristiche specifiche di una società o di un gruppo sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali”.
06/11/2025
Paola Lungarotti

Lascia un commento