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Assisi

Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli l’APERTURA DELL’VIII CENTENARIO DEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO (1226-2026)

COMUNICATO STAMPA

Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli l’APERTURA DELL’VIII CENTENARIO DEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO (1226-2026)

Il 10 Gennaio alle 10:00 l’Inizio ufficiale delle celebrazioni:
il rito sarà trasmesso in diretta dalla Porziuncola

 

Assisi, 15/12/2025 – Il 10 gennaio 2026, alle ore 10:00, la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola diverrà il centro delle solenni celebrazioni per l’VIII Centenario del Transito di San Francesco di Assisi 1226/2026.

L’intero rito sarà trasmesso in diretta streaming sui canali ufficiali della Provincia.

Saranno presenti i rappresentanti delle Famiglie Francescane: fra Massimo Fusarelli OFM, Ministro generale dei Frati Minori, fra Carlos Alberto Trovarelli OFM Conv, Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, fra Roberto Genuin OFM Cap, Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini, Tibor Kauser OFS, Ministro generale dell’Ordine Francescano Secolare, fra Amando Trujillo Cano, Ministro generale del Terzo Ordine Regolare insieme a sr Daisy Kalamparamban, Presidente della Conferenza Francescana Internazionale dei Fratelli e delle Sorelle del Terz’Ordine Regolare. Uomini e donne consacrati secondo la Regola francescana, una presenza corale che manifesta visibilmente l’unità e la ricchezza carismatica della Famiglia Francescana nel mondo.

Il rito prenderà vita nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, che custodisce, dietro la Porziuncola, la Cappella del Transito, memoria degli ultimi momenti terreni di san Francesco, che, ormai cieco e segnato dalle stimmate, qui volle essere deposto “nudo sulla nuda terra”, il 3 ottobre 1226, gesto supremo di fede nella paternità di Dio e di accettazione di sorella morte corporale.

Il rito di apertura: dal Cantico al Transito

Il rito di apertura è stato concepito come un ponte simbolico e spirituale tra il Centenario della composizione del Cantico delle Creature (2025) e il Centenario del Transito di Francesco (2026), riprendendo le ultime due strofe del Cantico, quelle dedicate alla riconciliazione e a sorella morte corporale.

Protagonisti di questo gesto saranno il Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno Mons. Domenico Sorrentino e il Sindaco della città di Assisi Valter Stoppini, in memoria della riconciliazione tra il vescovo e il Podestà di Assisi, cantata da Francesco come profezia di pace. Essi entreranno processionalmente nella Basilica portando un cero spento, segno dell’umanità segnata dal conflitto e dalla fragilità.

La processione si recherà alla Cappella del Transito, luogo degli ultimi istanti terreni di Francesco, dove il cero verrà acceso al Cero Pasquale, simbolo di Cristo risorto. Da lì, la luce verrà portata nelle sei stazioni laterali della Basilica, ciascuna affidata a uno dei sei rami della Famiglia Francescana.

Il testamento di San Francesco

Ogni stazione sarà dedicata a una tematica tratta dal Testamento di San Francesco, che costituisce il testo fondatore del rito di apertura, come consegna delle sue ultime volontà spirituali. In ciascuna tappa sono previsti: la proclamazione di un testo delle Fonti Francescane o del Vangelo; un breve intervento di un Ministro Generale; un segno simbolico o l’ascolto di una testimonianza, per attualizzare il messaggio francescano nel mondo di oggi.

Un’esposizione eccezionale

Per l’occasione sarà eccezionalmente esposto nella Basilica il più antico dipinto raffigurante san Francesco di Assisi conservato presso il Museo della Porziuncola: opera del cosiddetto Maestro di San Francesco (metà del XIII secolo) raffigura il Santo con le stigmate chiaramente visibili, espressione della sua piena e definitiva conformatio Christi.

L’immagine sarebbe stata eseguita su un’asse lignea impiegata per accogliere e proteggere il corpo di Francesco immediatamente dopo la sua morte, conferendole un valore non solo iconografico, ma anche profondamente reliquiario e testimoniale. L’opera sarà esposta nel rispetto delle più rigorose misure di tutela, sotto la supervisione della Curatrice del patrimonio culturale della Provincia Serafica.

Profezia di Fraternità

Il Transito si colloca al culmine del grande cammino giubilare francescano, che dal 2023 al 2026 ha ripercorso gli ultimi anni della vita del Poverello: dall’approvazione della Regola e il Natale di Greccio (2023), al dono delle Stimmate (2024), alla composizione del Cantico delle Creature (2025). L’ultima strofa del Cantico, “Laudato si’, mi Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullo homo vivente pò skappare”, è l’autentica chiave di lettura di questo Centenario.

La testimonianza di Francesco morente, che canta circondato dai suoi fratelli, è un lascito di riconciliazione e una profezia di fraternità: solo un cuore libero e umile può accogliere la morte come amica. Tutti, figli e figlie di San Francesco, comunità cristiane e civili, giovani e anziani, sono invitati a unirsi a questo grande giubileo spirituale.

 

 

 

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