COMUNICATO STAMPA
La maschera è caduta
Assisi, 30/05/2025 – Durante la campagna elettorale parlavano di una città unita, di ponti da costruire, di dialogo e inclusione. Dicevano di voler rappresentare tutti. Oggi, alla prima occasione, mostrano invece il volto che conosciamo bene, il volto dell’intolleranza, dell’arroganza e dell’odio.
I commenti vergognosi rivolti al consigliere comunale Adil Zaoin non arrivano da estremisti qualunque. Arrivano da attivisti e simpatizzanti della destra, anche assisana. Arrivano da quelli che volevano governare Assisi, la città della Pace, portando in dote rancore e esclusione. Per fortuna i cittadini li hanno fermati in tempo, con un voto chiaro e coraggioso.
Diciamolo chiaramente, senza paura di essere fraintesi: se avessero vinto loro, “Assisi città della Pace” non avrebbe mai lanciato un grido di pace. Perché chi semina odio non può parlare di fraternità. Perché chi è abituato a sopraffare non può difendere i diritti. Perché chi considera la diversità un problema non ha nulla da insegnare a questa comunità.
La destra assisana è una destra controcorrente, controtempo e fuori luogo. Ad Assisi non c’è spazio per questa destra nera. E mai ci sarà.
A questo punto è doveroso un appello diretto al candidato sindaco civico moderato di destra, agli esponenti e rappresentanti della destra locale: prendete le distanze.
Dissociatevi pubblicamente da chi ha scritto quelle parole ignobili. Se necessario, abbiate il coraggio di prendere le distanze anche dai partiti che oggi sembrano tollerarle o restare in silenzio. Perché Assisi non merita tutto questo. L’Umbria non merita tutto questo.
La vostra proposta politica è stata bocciata. E non solo per i numeri, ma per la visione che rappresentate. Assisi ha scelto altro. l’Umbria ha scelto altro. Hanno scelto rispetto, convivenza, pluralismo. Fatevene una ragione. E se potete, ravvedetevi.
Un pensiero, con un sorriso amaro, va alla comunità musulmana di tutta l’Umbria. Adesso lo sapete, senza ambiguità. Non sarà mai la destra a rappresentarvi o a garantirvi nulla, per quanto si sforzino di apparire accoglienti sotto elezioni. Le promesse le fanno, certo. Ma poi la maschera cade. E sotto c’è sempre la stessa cosa, il disprezzo.
Noi siamo un’altra cosa.
La sinistra progressista non fa finta di includere, lo fa davvero. Non seleziona i cittadini in base ai cognomi o ai luoghi d’origine. Crede nei diritti, non nei privilegi. Crede che una città è più forte quando è unita nella sua diversità. E che Assisi, se vuole essere davvero città della pace, deve esserlo per tutti. Nessuno escluso.
Con la destra non esisterà mai un “noi”.
Assisi ha fatto la sua scelta. Noi la porteremo avanti con determinazione, con rispetto e con quella forza tranquilla che nasce dalla fiducia nelle persone e nel futuro.