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Bastia Umbra Editoriale

Amministrative Assisi: Stoppini vince, Cicogna resiste (quasi) da solo

Editoriale del 27 maggio 2025

Amministrative Assisi:
Stoppini vince, Cicogna resiste (quasi) da solo

Valter Stoppini, centrosinistra, diventa il primo cittadino di Assisi. Il centrodestra resta al palo. Cicogna corre quasi da solo. Le sue liste civiche prendono più dei partiti.

 

Valter Stoppini, già vice sindaco, è il nuovo primo cittadino della città di San Francesco. Un volto noto, una candidatura preparata, una vittoria annunciata? Forse sì, ma non scontata. A fare la differenza è stata la macchina organizzativa del centrosinistra, compatta e determinata, con un Pd primo partito al 12,9% e l’impronta indelebile di Stefania Proietti, neo governatrice dell’Umbria, che ha lasciato in eredità consenso e metodo.

Ma il vero colpo da maestro è stato quello della comunicazione: lo staff della coalizione di centrosinistra ha costruito una narrazione solida, inclusiva e moderna, capace di parlare alla città. Altro che campo largo: qui si è vinto anche grazie a una campagna elettorale intelligente! Elly Schlein – unica leader nazionale a mettere piede ad Assisi – ha fiutato il momento e ha rilanciato la sua linea dell’“unità a ogni costo”, renziani compresi. Il messaggio è chiaro: uniti si vince. E stavolta, ha avuto ragione. La più votata è stata Veronica Cavallucci della lista Assisi Domani con 617 voti.

Sul versante opposto, il centrodestra è rimasto al palo. Più che una coalizione, quella guidata da Eolo Cicogna è sembrata una corsa solitaria con qualche zavorra. Eppure Cicogna, volto nuovo della politica locale, ha combattuto con tenacia, cercando di colmare il vuoto lasciato da chi sembrava già rassegnato alla sconfitta. Le sue liste civiche hanno fatto meglio dei simboli di partito. E questo dovrebbe far riflettere. Perché Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani non hanno contributo alla campagna elettorale di Assisi? L’assenza dei big del centrodestra è stata rumorosa. Forse pensavano che ad Assisi città della Pace nel mondo la partita fosse già persa? Ma così si perde due volte: sul piano elettorale e su quello politico.

Un tempo – lo ricordano bene quelli con qualche primavera sulle spalle – bastava un calo dello 0,5% per convocare un congresso e cambiare la classe dirigente. Oggi, invece, nel territorio Assisi-Bastia-Regione, si incassano sconfitte a ripetizione dal 2024 senza che nessuno, ai vertici, batta ciglio. Eppure il dato è chiaro: il voto locale segnala che il consenso al governo, pur ancora solido, non è affatto blindato

Ultima nota, ma non meno eloquente: nella lista di Forza Italia il giovane Fasulo si è guadagnato un seggio in consiglio comunale davanti a ben più blasonati candidati. Un risultato significativo che fa capire che il tempo delle rendite di posizione è chiaramente finito.

Il centrodestra deve tornare a fare politica nei territori, ascoltare, raccontare, comunicare. E soprattutto scegliere i candidati con più coraggio e meno automatismi. Serve un bagno di realtà.

 

 

Francesco Brufani (Direttore)
(© Riproduzione riservata)

 

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