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8 Settembre 2024
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Bastia Umbra Politica

Il nuovo Consiglio Comunale si insedia a Bastia Umbra ed è già bagarre.

All’Ordine del giorno, l’insediamento dei nuovi consiglieri, il giuramento del Sindaco, l’elezione del Presidente del Consiglio e la presentazione della Giunta. Tutto tranquillo, ma poi sono iniziati i primi scontri

Si è tenuto nel rovente pomeriggio di lunedì 15 luglio, il consiglio comunale di insediamento del neo sindaco Erigo Pecci e del rinnovato consiglio comunale di Bastia Umbra a maggioranza progressista. La sala consigliare è riuscita a malapena a contenere quanti hanno voluto essere presenti al primo consiglio della nuova amministrazione dopo 15 anni di governo politico di centrodestra e, tra il pubblico, erano presenti molti candidati non eletti, diversi ex amministratori e consiglieri della passata amministrazione, nonché alcuni giovanissimi componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi, forse i più emozionati. Oltre alla consueta diretta streaming sui canali istituzionali, seguita da moltissimi utenti, il consiglio è stato proiettato anche all’Auditorium Sant’Angelo, aperto alla cittadinanza per la speciale occasione.

Inizialmente presieduto dal consigliere “anziano” Alessandro Barbanera, ovvero il consigliere che tra i presenti è risultato quello con maggior quoziente tra voti di lista e preferenze personali, il consiglio ha previsto anzitutto la convalida dell’elezione del Sindaco e dei Consiglieri comunali, poiché i sedici componenti effettivi risultano diversi da quelli proclamati all’indomani dell’esito del voto, in quanto quattro di essi sono automaticamente decaduti, essendo stati nel frattempo nominati assessori, ed uno, Donato Cozzolino, ha rinunciato al seggio permettendo così l’ingresso nella massima assise cittadina di Laura Servi, al secondo mandato per il Movimento 5 Stelle.

Il giuramento del Sindaco, momento rituale che segna formalmente l’attribuzione della carica di primo cittadino, ha visto Erigo Pecci, in abito gessato carta da zucchero e cravatta blu, indossare la fascia tricolore e pronunciare con non celata emozione la frase «Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana», cui sono seguiti i sinceri applausi dei consiglieri e di tutti i presenti. Queste le sue prime parole: «La nostra città ha votato per un cambiamento, per un rinnovamento politico ed amministrativo. Una nuova prospettiva che passa dalla speranza di un nuovo futuro per Bastia che dobbiamo necessariamente costruire insieme, giorno per giorno, con un lavoro di squadra, sinergico, fondamentale per il bene della nostra città, perché è solo con l’unione e la partecipazione di tutti che possiamo vederlo realizzato».

Il consiglio è andato avanti secondo copione e senza scossoni anche nell’elezione del Presidente del Consiglio, che, come previsto, ha designato, direttamente al primo scrutinio, Luisa Fatigoni del Partito Democratico, con la maggioranza di 11 voti su Fabrizio Raspa di Civica per Bastia, che ha ottenuto 6 voti. Nel suo intervento di insediamento, la presidente Fatigoni ha affermato con fierezza che, per la prima volta, Bastia ha un presidente del Consiglio donna. Citando Tina Anselmi, che sosteneva che la presenza femminile in politica e nei posti di potere non serve soltanto alle donne ma anche a migliorare la società per tutti, ha auspicato per sé una presidenza del Consiglio forte e libera, nell’esclusivo interesse di Bastia e del prestigio del Consiglio comunale. Sono stati successivamente eletti vicepresidenti del Consiglio Comunale, uno per la Maggioranza e uno per la Minoranza, Claudio Boccali di Uniti per Bastia e Fabrizio Raspa di Civica per Bastia.

Dopo la presentazione della Giunta, tra le dichiarazioni e gli auguri di buon lavoro da parte dei consiglieri intervenuti, hanno provocato diverse reazioni le parole di Stefano Santoni, consigliere di Fratelli d’Italia, il quale ha affermato che il campo largo progressista ha vinto le elezioni approfittando delle divisioni del centrodestra, ma Bastia è una città di destra come è emerso anche dai risultati delle elezioni europee.

L’ ex sindaco Paola Lungarotti con un intervento non privo di punzecchiature, ha invitato il neo sindaco ed i presenti ad andare a rileggere il verbale del suo insediamento nel 2019. Erigo Pecci allora era consigliere di minoranza ed ebbe modo di esprimere un’opinione sulla qualità della giunta nominata da Lungarotti, mentre ora, secondo la ex sindaca, la maggioranza di allora, passata oggi minoranza, ha assunto un contegno diverso, ovvero rispettoso e collaborativo nei confronti del nuovo governo cittadino, privo di pregiudizi, ponendosi sin da subito in un atteggiamento di opposizione costruttiva, ma di fermo controllo dell’azione amministrativa. Ha chiesto, infine, al sindaco di chiarire l’assunzione di due collaboratori del suo staff, in quanto sembrerebbe che essi si siano occupati per alcuni giorni della comunicazione del sindaco senza averne titolo.

La replica del sindaco Pecci si è concretizzata con le dichiarazioni che a Bastia probabilmente esiste una maggioranza politica di centro destra, ma anche una forte contraddizione. La differenza dei voti emersa durante la consultazione elettorale rappresenta, infatti, per il centrodestra locale una sconfitta importante, perché, sempre secondo Pecci, se è vero che il centrodestra è maggioranza in città, in Italia e in Europa, la sua sconfitta a Bastia non è nei numeri, ma nella sostanza, ovvero nell’incapacità di tenere insieme soggetti di formazione politica anche diversa senza costruire un’unità.

Pecci ha concluso il suo intervento con una nota di amarezza, palesando le difficoltà dei primi giorni di governo nel passaggio di consegne da parte dell’amministrazione uscente. Una condotta più collaborativa, sempre secondo il primo cittadino, avrebbe consentito una più fluida continuità nell’azione amministrativa dell’Ente.

Il consiglio si è concluso in meno di tre ore, poco dopo le ore 21.

 

Claudia Lucia 

 

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