21.5 C
Bastia Umbra
27 Luglio 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Bastia Umbra Politica

A Bastia si teme il campo largo.

Torniamo a parlare di politica. Sembra che a Bastia riguardo alle prossime elezioni amministrative si stia verificando un improvviso risveglio. Tant’è che dopo la candidatura a sindaco di Matteo Santoni di Alternativa Popolare è stata annunciata, per il prossimo 9 marzo, quella del centrosinistra con Erigo Pecci. Ancora non è nota la candidatura a sindaco del centrodestra. Eppure si vota tra pochi mesi. Tutto tace. Che sta succedendo?

Occorre analizzare e approfondire il contesto politico, sociale, economico e culturale in cui ci troviamo, a maggior ragione se mancano solo 100 giorni alle votazioni.

Nel centrodestra in città tutti sanno che esistono delle divisioni. Non stiamo a elencare quali potrebbero essere i motivi, sta di fatto, che ancora non è stato ufficializzato alcun candidato sindaco. Appare evidente che bisogna prendere una decisione, anche veloce, per partire con la campagna elettorale. In molti hanno detto che tale decisione si sarebbe presa alla luce dei risultati elettorali in Sardegna dove il Centrodestra ha fatto autogol facendo eleggere per la prima volta una donna governatore della regione, per di più grillina. Insomma una situazione storta che invita alla riflessione. Ma quali effetti potrebbe avere il risultato della Sardegna per Bastia? Primo: bisogna andare uniti. Già si è perso così in Sardegna, figuriamoci se ci si presenta divisi. Secondo: far capire agli elettori ciò che sta succedendo con una efficace campagna elettorale cercando di stare uniti e sereni. I partiti regionali però non hanno ancora deciso di come mettere le mani su Bastia. C’è forse un sostanziale disinteresse per questa città? Tanto da far incancrenire una situazione che vede ancora la Lega all’opposizione e Forza Italia insofferente? Giunti a questo punto qualsiasi sarà la scelta dei simboli del Centrodestra a Bastia potrebbe vedere una coalizione indebolita rispetto al 2019 con il rischio di innescare una dolorosa lotta fratricida con candidati civici alternativi.

Che un centrosinistra davvero unito possa provare a contendere la vittoria al centrodestra non lo scopriamo certo oggi. Erigo Pecci è un fior di candidato, ma un conto è essere uniti su di lui sulla carta, altro è esserlo davvero sul campo cercando di superare i conflitti interni che durano da oltre 15 anni. Sta di fatto, Sardegna docet, se si va uniti con concordia, si vince.

Non resta che aspettare ancora qualche giorno e quando gli schieramenti saranno definitivi se ne riparlerà.

 

01/03/2024

Francesco Brufani

Lascia un commento