- Mamma, che cosa significa sobrio? – chiede la bambina
- Significa non ubriaco – risponde la mamma
- Conte ha detto che quest’anno festeggeremo il Natale in modo sobrio – aggiunge interdetta la bambina
La mamma allora comprende che sarebbe stato meglio chiederle il contesto in cui era inserita la frase prima di rispondere. Rimedia prontamente.
È singolare come una breve conversazione madre-figlia possa diventare spunto di riflessione. Spesso parlare con i bambini ci apre la mente e ci fa capire che disporre del maggior numero di informazioni prima di esprimersi è assolutamente fondamentale. Essere chiari, concreti, espliciti, rispettosi di quel confine virtuale dove l’io incontra il tu, permetterebbe a tutti di comunicare efficacemente e di volersi anche un po’ bene. E quando questo non funziona? Dobbiamo potenziare tutte le nostre risorse per comprendere al meglio quello che accade intorno a noi, dando priorità e importanza alla semplicità.
Ma quali elementi ci mettono in contatto con il mondo? Anche i bambini saprebbero rispondere. I cinque sensi, ovviamente. Avvicinandosi alle scienze, fin dalla prima elementare abbiamo sentito parlare dei cinque sensi. E lo stesso argomento si ripresenta periodicamente in vari ordini di scuola in modo via via più approfondito. Lo stesso Charles Darwin si appassionò a questo ambito nella sua teoria dell’evoluzione e dedicò un’ampia riflessione nel suo trattato ad un senso in particolare, la vista. Anche oggi, gli scienziati dedicano gran parte del loro tempo nel mettere a punto strumenti tecnologici e digitali che estendono tale funzione relativamente alla forma, al colore, all’intensità e alla scala di riduzione e di ingrandimento.
Da dove è partita l’intuizione? Semplicemente dalla natura umana. Attraverso la vista l’occhio, con un meccanismo sbalorditivo che si ripete ogni volta che osserviamo qualcosa, riesce a rimpicciolire elementi estremamente grandi, ma anche ad ingrandire immagini estremamente piccole. Questo gioco dimensionale può assumere anche numerosità importanti. Covid 19 docet.
- Mamma, quando possiamo smettere di indossare la mascherina?
- Devi avere pazienza. La dovrai mettere ancora per un po’ di tempo.
- Il Signore non mi ha dato la pazienza.
- Ah no? Allora che cosa ti ha donato?
- Il parlare!
Anche a noi di Terrenostre piace parlare con tutti i pupi e le pupille che aiutano i grandi a crescere, anche con il sorriso. Per questo diciamo loro Grazie!
Infinitamente grazie anche ai redattori, ai lettori, agli abbonati e agli sponsor che, nonostante il difficile periodo che stiamo vivendo, ci hanno sempre affiancato. Auguri a tutti di buone feste!