Riceviamo e pubblichiamo.
“Ho ricevuto segnalazioni da parte di tanti cittadini che lamentano un aumento dei prezzi di beni di prima necessità in alcuni supermercati in Umbria. In un periodo come questo caratterizzato dall’emergenza sanitaria e nell’ottica di un quadro nazionale generale che vede l’acuirsi delle problematiche economiche per le famiglie e perdita di posti di lavoro, tale scelta appare senza senso e completamente ingiustificata.
La strada da percorrere dovrebbe essere quella opposta: ridurre i costi degli alimenti per consentire a molti cittadini che hanno ricevuto i buoni spesa dai comuni, di acquistare quanto più possibile per vivere in maniera dignitosa e assicurare un pranzo e una cena ai propri cari. Aumentare oggi il prezzo di beni di prima necessità come farina, pasta, uova, qualora fosse vero, significherebbe lucrare sulla pelle dei più deboli e questo non possiamo permetterlo.
Oltre a controllare di persona quanto segnalato dai cittadini, chiederò alla Giunta regionale e agli organi preposti di appurare l’effettiva differenza di prezzo rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria, relativamente ad alimenti e altri beni in vendita nei supermercati e, in caso di risposta positiva, intervenire affinché venga posto un freno a tale pratica vergognosa”.
Stefano Pastorelli, capogruppo Lega Umbria