“La Corte Costituzionale – spiega la presidente Porzi – riconosce la bontà del lavoro svolto a Palazzo Cesaroni, portato avanti con condivisione e partecipazione. La sentenza spiega infatti che quelli previsti nella legge umbra, approvata all’unanimità, sono provvedimenti con finalità ‘di carattere educativo e sociosanitario, estranee alla materia di competenza esclusiva statale di ordine pubblico e sicurezza. Interventi di carattere social – preventivo, senza che possa configurarsi ingerenza alcuna’. Il legislatore umbro – riferisce Porzi citando la sentenza – è intervenuto per ‘tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minorenni’”.
“Una grande soddisfazione per l’Assemblea legislativa dunque – prosegue Porzi – per i consiglieri che avevano approvato il provvedimento, ma anche per la struttura tecnica, con cui la legge era stata predisposta. Un risultato che suggerisce altresì a tutte le Istituzioni di adempiere al proprio dovere con attenzione, in maniera scevra da ogni sospetto di strumentalizzazione”.