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28 Marzo 2024
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Giornale dell'Umbria

Eramo: «A Bastia per essere protagonista»

Il difensore: «Ritrovo Lombardi in panchina. Grazie al ds Milioto che mi ha voluto fortemente»

L’ex Arezzo «A Deruta lascio un grande gruppo di ragazzi. Questa è una piazza super»

di ROBERTO BARBACCI
BASTIA UMBRA — L’Umbria come una seconda casa, ciò che più di ogni altra cosa Simone Eramo voleva e bramava in questo primo scorcio d’estate. Romano d’origine ma umbro d’adozione, perché nel cuore verde d’Italia ha trovato l’amore e adesso una nuova sistemazione. Calcistica, s’intende.
«Sono davvero felice di questa nuova possibilità che mi é stata data», spiega il difensore, classe 1986, Che salutato Deruta ha trovato posto a Bastia, fortemente voluto dal diesse Milioto e dal neo tecnico Lombardi che tanto bene lo conosce.«Col mister abbiamo lavorato assieme in due occasioni, la prima al Vittoria in C2 nel 2005-06, la seconda all’Ostia Mare in Serie D nel 2008. E sono state due esperienze molto positive che mi hanno aiutato a crescere e a diventare quello che sono oggi. Ritrovarlo sulla mia strada d davvero la migliore delle cose che potessero capitarmi. E spero di ripagare la sua fiducia, cosi come quella della società che mi ha fatto sentire subito importante».
VINCE IL PROGETTO — A riprova del fatto che nel calcio l’imponderabile e l’imprevedibilità è sempre una virtù di cui tener conto, Eramo ha scelto Bastia appena un mese dopo l’amaro epilogo dell’annata col suo Deruta, retrocesso ai play-out proprio per mano dei bastioli.«È stata la prima cosa a cui ho pensato — ammette — e sinceramente mi fa uno strano effetto vestire oggi questa maglia. Poi però una spiegazione me la sono data: evidentemente in quei 180′ ho giocato bene le mie carte, e pur ascendo battuto sul campo devo aver fatto una buona impressione a chi sedeva in tribuna. Ad ogni mado nel nostro mondo capita di ritrovarsi a fare i conti con situazioni come queste. Il calcio è la mia vita, oltre che la mia fonte di sussistenza, e non potevo dire di no ad un progetto ben congeniato solo perché un mese fa la mia ex squadra ha perso sul campo contro quella in cui giocherò quest’anno».
Rispetto massimo per tutti, anche per quel Deruta che per primo i in Umbria ha puntato su di lui.
«Lascio un pezzo di cuore, nel – senso che l’ambiente derutese è comunque fatto per vivere esperienze piene ed intense. Mi spiace – che ci siano stati altri problemi, indipendenti dalla volontà di noi i giocatori e dello staff tecnico, che – hanno condizionalo l’intera annata. Alla fine il rammarico è stato grande per la retrocessione perché dopo aver superato tante difficoltà avremmo meritato un altro finale. – Ma ci siamo spesi a più non posso e s’è creata una coesione di gruppo – eccezionale, Resterà comunque – un ricordo indelebile, anche se sul – campo è finita male».Ciò che Eramo spera e (soprattutto) è convinto che non accadrà a Bastia: «Siamo già arrivati alla fine di giugno e molti club non sanno nemmeno se ce la faranno ad iscriversi. Qui invece c’è già un impianto di squadra ben collaudato e un allenatore che da diverse settimane lavora alla composizione della rosa. Mi hanno spiegato durante il colloquio che non volevano ripetere gli errori del passato, quando la fretta s’è rivelata cattiva consigliera. lo penso che a Bastia quest’anno ci divertiremo: per questo non vedo l’ora di cominciare a giocare»

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