Il voto del 25 maggio condizionerà -più di altre volte- il nostro cammino futuro. Un comune come Bastia è strettamente legato, sia sul piano culturale sia su quello economico, all’Europa. Molto possiamo ottenere dall’Unione Europea e dal Fondo Sociale Europeo per migliorare la nostra città e permetterle ancora una volta di guardare avanti con orgoglio. Le istituzioni, tutte, non sono robot, esse sono rese vive, vere, attuali da chi le guida e le rappresenta. Non cadiamo nella trappola claustrofobica della polemica estenuante. Distruggere è sempre più facile che costruire, ma di macerie ne abbiamo abbastanza, oggi qui come in Europa servono più che mai uomini e donne che con le loro idee, la loro sensibilità, la loro responsabilità, ci portino fuori dalla crisi.
Il nostro Presidente del Consiglio ha saputo ridare smalto al Partito Democratico Italiano, non senza ostacoli, non senza difficoltà, ma con idee,
coraggio e determinazione e oggi possiamo dire di essere parte dello scenario politico europeo con un’autorevolezza che era andata perduta. Abbiamo, grazie a lui, recuperato credibilità e fiducia nel paese agli occhi dei cittadini.
Il programma per l’Europa del Partito Socialista Europeo (PSE) mette al centro la pace, la sicurezza e lo sviluppo e un patto per l’equità. Noi dobbiamo essere consapevoli delle tematiche dei programmi, non dobbiamo aderire per abitudine, o perché infervorati da schemi vecchi e demagogici troppo nazional-populistici.
Il Parlamento Europeo come il Consiglio comunale della nostra città rappresentano le nostre case comuni dove possono realizzarsi progetti
ritagliati sui reali bisogni dei cittadini ma intrisi di futuro. Non possiamo perdere altro tempo, lo sanno bene i nostri imprenditori.
«Dunque, non chiedete cosa il vostro paese può fare per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese» perché il futuro è nelle vostre mani, nel segno di una matita.
19/04/2014
Gabriela Stangoni
Partito Democratico Bastia Umbra
