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Venerdì 2 agosto in Parlamento si discuterà sul corso di laurea in Economia del Turismo di Assisi

On. Adriana Galgano

Questa è l’interpellanza che l’on. Adriana Galgano, su interessamento del “Movimento Uniti per Assisi” e di tutto lo schieramento di maggioranza del Consiglio Comunale di Assisi, ha presentato al Ministro della P.I., dell’Università e della  Ricerca in merito al Centro di Studi Superiori sul Turismo di Assisi.
La interpellanza sarà discussa in Parlamento venerdì 2 agosto p.v.

GALGANO. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
nel 1982 nasceva ad Assisi il Centro italiano di studi superiori sul turismo CST che, tra i primi in Italia, sviluppò attività di formazione nell’industria dell’ospitalità, la prima collana di libri (Franco Angeli) in economia del turismo, didattica a distanza e multimediale, corsi specialistici, ricerche e modelli economici;
nell’anno accademico 1993/94, grazie all’esperienza del Centro italiano di studi superiori sul turismo veniva attivato presso l’università di Perugia, il corso di laurea in economia del turismo (tra i primi in Italia) e, successivamente, la laurea triennale (L) e specialistica (LS), con un ampio numero di studenti e molte possibilità di occupazione (Assisi ospita 6 milioni di turisti all’anno);
per rispettare i decreti ministeriali della «riforma Gelmini», nel 2010 l’università degli studi di Perugia, chiudeva la laurea specialistica e attivava, con l’università italiana per stranieri, la laurea in economia internazionale del turismo;
a seguito dell’emanazione decreto ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47, l’università di Perugia (facoltà di economia) ha deliberato nel giugno scorso di chiudere anche questo corso, malgrado 64 iscritti al primo anno (250 iscritti in totale) e le potenzialità che tale corso offre in termini di occupazione nel settore del turismo (in Italia, sino al 2020, 500.000 nuovi posti di lavoro);
i principali punti di forza che hanno differenziato nel tempo il corso di laurea in Assisi e lo hanno reso unico alla restante offerta formativa universitaria sono:
coinvolgimento diretto del mondo imprenditoriale nell’individuazione dei percorsi formativi e nella stessa erogazione di una parte delle attività di insegnamento;
integrazione degli insegnamenti con laboratori professionalizzanti individuati tenendo conto degli effettivi processi operativi delle imprese turistiche;
obbligatorietà di un periodo di stage presso imprese del settore supportato da una efficace azione di orientamento dei discenti e delle imprese ospitanti;
una struttura didattica messa a disposizione dal comune di Assisi adeguata ad ospitare le attività formative e tecnologicamente all’avanguardia (palazzo ex Icap a S.M. degli Angeli e palazzo Bernabei ad Assisi);
una biblioteca unica nel suo genere, completamente specializzata nel settore turistico gestita in partnership con il Centro italiano di studi superiori sul turismo di Assisi, con oltre 10000 volumi e circa 300 abbonamenti a riviste di settore sia nazionale che internazionale;
la prima più strutturata collana editoriale dedicata al turismo edita dalla Francoangeli di Milano e curata dal Centro italiano di studi superiori sul turismo di Assisi finalizzata a supportare le attività didattiche del corso di laurea «economia internazionale del turismo» ed utilizzata anche da molti altri corsi di laurea in Italia;
supporto delle attività di formazione specialistiche da parte del Centro italiano di studi superiori sul turismo di Assisi, agenzia capace di sviluppare un’attività di ricerca multidisciplinare nel turismo e di basare sulla stessa un’offerta formativa di livello manageriale adeguata a rispondere alle continue evoluzioni del settore turistico imprenditoriale italiano;
il Centro italiano di studi superiori sul turismo CST di Assisi rappresenta un «unicum» nel panorama dell’offerta formativa e può diventare uno fra i più importanti centri di formazione sul turismo a livello internazionale, con la possibilità di attivarvi corsi di laurea, di laurea specialistica, corsi post Laurea e di specializzazione anche legati all’organizzazione mondiale del turismo;
il piano strategico per lo sviluppo del turismo in Italia presentato dal Governo Monti nel gennaio 2013 rileva che anche se l’Italia ha ancora un ruolo rilevante nel turismo internazionale, stenta a tenere il passo della crescita del settore e tende a perdere quote di mercato nei confronti dei suoi tradizionali concorrenti europei, evidenziando una notevole perdita di competitività;
il turismo rappresenta per il nostro Paese un settore rilevante, con un peso significativo nell’economia nazionale, generando maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altri settori industriali considerati prioritari (il turismo rappresenta circa il 9 per cento del prodotto interno lordo nazionale e impiega circa 2,2 milioni pari ad un lavoratore su dieci) –:
se sia a conoscenza della situazione sopra descritta e non se non ritenga di adottare iniziative ogni utile iniziativa di competenza per salvaguardare un’ultra trentennale esperienza di modelli didattici e manageriali fondamentali per il rilancio di un settore che offre grandi opportunità sia in termini di occupazione che di valorizzazione dello straordinario patrimonio storico e artistico italiano.

 

30/07/2013

Ufficio Stampa Comune di Assisi

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