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Assisi

Università di Economia del Turismo: il Sindaco Ricci ricorre al TAR Umbria

Assisi, il Sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’Amministrazione Comunale, come detto, “superando le protezioni” hanno compiuto il gesto plateale di salire sul “cavalcavia” (Foto), della Strada Statale 75, per dire “no alla chiusura dal Corso di Laurea sul Turismo in Assisi”.
Prima del gesto plateale una “ampia rappresentanza” di componenti socio economiche e culturali del territorio ha condiviso che non si può chiudere il primo corso di laurea sul turismo aperto in Italia, con un numero di studenti in crescita (64 iscritti nell’ultimo anno accademico; mentre si vorrebbe tenere aperto, in Umbria, un corso in altra sede con 24 iscritti), in un paese che, nel turismo, può vedere la nascita di circa 500.000 nuovi posti di lavoro (da oggi al 2020).
É stato ufficializzato il ricorso al TAR Umbria e la segnalazione alla Corte dei Conti (in quanto si vorrebbe chiudere un corso con 64 iscritti e tenerne aperto un’altro con 24 studenti).
Il Sindaco di Assisi Claudio Ricci auspica che il Ministro dell’Istruzione della Ricerca e dell’Università e il Ministro dei Beni Culturali (con delega al turismo) “modifichino il Decreto Ministeriale 47 o applichino una deroga” altrimenti si renderebbero responsabili di chiedere un corso sul turismo che produce posti di lavoro in Italia con le conseguenze “doverose dimissioni”.
Da Assisi inizierà, proprio per la Festa della Repubblica, una azione di livello nazionale per dare al nostro paese un Ministero del Turismo stabile con una sede stabile, un Ministro “fisso” (e non una delega relegata in un altro Ministero) e una dotazione finanziaria adeguata per creare posti di lavoro: lavoro su cui si fonda la Repubblica Italiana, come ricordato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

01/06/2013

UFFICIO STAMPA Comune di Assisi

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