Ricci e la Giunta di centrodestra di Assisi, però, devono fare “mea culpa”, perché hanno commesso molti errori e hanno rincorso il problema invece di affrontarlo in modo chiaro e netto. La Giunta comunale, con delibera n. 134 del 13 giugno 2012, aveva approvato l’anno scorso, “quale linea strategica del Comune di Assisi, il sostegno del Corso di Laurea in Economia internazionale del Turismo”, prevedendo anche “il rimborso all’Università degli studi di Perugia della spesa relativa all’assegnazione di n. 1 ricercatore a tempo definito per il triennio 2012/2014”, ma rinviando a successivo atto consiliare l’approvazione del protocollo d’Intesa, tra la Città di Assisi e l’Università e il finanziamento della conseguente spesa.
Perché l’atto consiliare annunciato nella delibera, in un anno di tempo, non è mai stato portato in Consiglio comunale?
Di fatto all’annuncio in Delibera di Giunta non sono seguiti i fatti.
Nel 2013 ci sono stati contatti tra Sindaco e Università, di cui i consiglieri comunali non sono stati informati e poi, improvvisamente, è stata avanzata la proposta di fare una mozione “bipartisan”, presentata il 15 aprile 2013 e firmata in buona fede dai capigruppo di opposizione. Nella mozione veniva dichiarato che il Comune di Assisi metteva a disposizione anche “sostegni economici” nel bilancio 2013 per il sostegno di “alcuni docenti ricercatori”.
L’Università di Perugia, il 30 aprile 2013, ha fatto pervenire al Comune di Assisi una proposta di Convenzione, di cui il Sindaco non ha informato i consiglieri comunali, in cui si prevede il finanziamento di 2 posti di ricercatore a tempo determinato per una spesa complessiva a carico dell’amministrazione comunale di circa 70.000 euro all’anno per tre anni.
A fronte della promessa di sostenere “alcuni docenti ricercatori” contenuta nella mozione, però, la maggioranza ha deciso di stanziare nel Bilancio 2013 (approvato dalla Giunta il 14 maggio e che sarà discusso dal Consiglio comunale il 7 giugno) solo 25.000 euro, che non bastano ovviamente a coprire le spese neanche di un solo ricercatore.
Questi passaggi, decisivi per le sorti del corso di laurea, sono stati fatti da Sindaco e Giunta senza mai coinvolgere i consiglieri comunali.
Perché non è stata portata in Consiglio comunale questa discussione, su quanto in concreto stanziare per salvare il corso di laurea, già annunciata peraltro nella delibera di giunta di un anno fa?
Oggi si sceglie la strada della protesta eclatante, quando ormai la situazione e’ difficilissima.
Sono, invece, mancate quelle azioni concrete che avrebbero potuto salvare, veramente, il corso di laurea di Economia del Turismo di Assisi.
Altri territori (come Orvieto e Terni) hanno reperito risorse, in questi anni, per finanziare ricercatori universitari al fine di garantire la permanenza di corsi di laurea e sedi universitarie.
Assisi, al di là degli annunci, non lo ha fatto! Perché?
Speriamo che, nonostante gli errori, esistano ancora margini per ri-aprire una discussione seria e “di sostanza” con l’Università, che punti a rilanciare il polo universitario assisano con corsi innovativi di alto profilo accademico e internazionale.
31/05/2013
Simone Pettirossi
Capogruppo PD