Ancora più debiti a carico delle future generazioni di Assisi. Ciò è quanto si legge nel bilancio predisposto dall’amministrazione comunale che andrà approvato il prossimo venerdì.
Ammonta a ben 5.270.000 € la spesa che l’amministrazione comunale ha iscritto nel bilancio 2020 per contrarre dei mutui. Questa cifra si aggiunge ai mutui già accesi nel 2018 e nel 2019 per un totale di 13.500.000 €.
Poiché le quote dei debiti rimborsati in questi tre anni sono pari a 1.800.000 €, il maggior debito fatto da questa amministrazione di Assisi e posto a carico delle future generazioni è pari a ben 11.700.000 €, più gli interessi. Una cifra spropositata, che per i più anziani traduciamo in lire: abbiamo 23 miliardi e 400 milioni di debiti, interessi esclusi!
Le passate amministrazioni avevano ridotto fortemente i debiti. L’attuale giunta Proietti – PD – PSI ha quindi in soli tre anni indebitato fortemente i cittadini di Assisi. Questo è un modo di amministrare scorretto perché fa pagare alle generazioni future spese per opere che non utilizzeranno loro, ma per manutenzioni come quelli stradali e la potatura degli alberi che sono ricorrenti a cicli brevi e dovrebbero essere finanziate con le entrate ordinarie.
Quest’ultime sarebbero più che sufficienti per una corretta gestione delle manutenzioni senza ricorrere all’indebitamento. Infatti, oltre ai denari provenienti dalla tassazione dei cittadini, entrano nelle casse comunali i proventi della tassa di soggiorno e, grazie ad un’impostazione curata e attenta delle amministrazioni passate, il ticket per la sosta autobus, il noleggio delle condutture del metano e dell’acquedotto, nonché dei parcheggi.
Purtroppo in Assisi manca una visione strategica di come si amministra e tantissimi soldi vengono buttati al vento per cerimonie, manifestazioni e contributi a pioggia che poco o nulla portano di utile all’economia del territorio. Riducendo questi sprechi, si potrebbero trovare le risorse da destinare alle manutenzioni senza indebitare gli Assisani del futuro. Basterebbe la volontà politica di evitare gli sperperi di denaro pubblico per finanziare un’eterna campagna elettorale. Basterebbe, ma purtroppo siamo sicuri che la sindaca e la sua giunta non abbiano nessuna intenzione di finirla una volta per tutte di mettere (metaforicamente) le mani nelle tasche dei cittadini. Di quelli di oggi e di quelli di domani.
Giorgio Bartolini
Emidio Fioroni
Moreno Fortini