Non avevamo dubbi che l’opposizione cavalcasse il malcontento (giustificato) dei cittadini, come non avevamo dubbi che lo facesse in maniera strumentale, presentando la Tares come un’invenzione dell’amministrazione comunale di Assisi.
La verità come al solito è un’altra: la nuova tassa sui rifiuti, che prevede la copertura totale del costo del servizio da parte dei cittadini, è stata decisa ed imposta dal Governo, e quindi verrà applicata con gli stessi criteri in tutti i comuni italiani, anche in quelli guidati dai partiti all’opposizione in Assisi e in quelli che usufruiscono della tassa di soggiorno (chi afferma che introducendo la tassa di soggiorno si sarebbe potuta automaticamente diminuire la Tares mente sapendo di mentire).
Fino al 2012 era in vigore la TARSU e come tutti sanno ad Assisi si pagava per i rifiuti una delle più basse quote d’Italia, in quanto, per scelta di questa maggioranza, solo il 66% della spesa gravava sulle tasche dei cittadini. Ora questa possibilità non è più consentita (per legge) e con nostro rammarico ci vediamo costretti ad applicare l’intera tassa, che prevede aumenti maggiori rispetto ai comuni che già facevano pagare l’intero costo o quasi.
È bene precisare inoltre che il maggiore gettito ottenuto non incrementerà le casse comunali, ma sarà più che azzerato dai minori trasferimenti statali (oltre 5 milioni di Euro in due anni). In poche parole il Comune, contrariamente a quanto afferma l’opposizione, ci mette la faccia affrontando quotidianamente la giusta indignazione dei cittadini senza ottenere nessun beneficio economico, anzi ricevendo minori risorse dallo Stato.
Siamo consapevoli che fra disoccupazione, cassa integrazione, mobilità e carovita, quella che sta pagando il prezzo più alto, in questo momento di crisi, è la famiglia; per questo nel bilancio appena approvato (solo il 25% dei comuni hanno approvato il bilancio) abbiamo lasciato l’addizionale IRPEF pari a zero e non abbiamo aumentato mense e trasporti scolastici, destinando invece dei fondi per il sostegno dei meno abbienti, fondi che, se necessario, integreremo senza mettere le mani in tasca ai residenti.
28/07/2013
Rino Freddii
Capogruppo Il Popolo della Libertà
Consiglio Comunale Assisi