Ieri, insieme ad Alessandro Bagaglia, sono andato allo “Switch day, l’avvio della rete pubblica regionale in fibra ottica. L’evento è stato organizzato in concomitanza dell’Internet Day, che il 30 aprile celebra in tutta Italia il trentennale della nascita di Internet.
Oltre che per l’invito istituzionale la curiosità mia e di Alessandro consisteva nel capire i tempi necessari per far partire concretamente il servizio della rete recentemente realizzata nel nostro territorio.
Dalle comunicazioni emerge che le utenze pubbliche avviate sono state 21.
Di queste 10 a Perugia, 5 a Terni, 2 a Città di Castello e 1 a Todi, Umbertide, Gubbio, Orvieto.
La connessione di Assisi dovrebbe avvenire tra circa un anno (entro aprile 2017) insieme ad 140 attivazione pubbliche di cui 2 a Bastia Umbra.
Entro il 2020 la Banda Larga dovrebbe essere portata nella gran parte del nostro territorio Regionale.
Conclusione della mattinata: il Comune di Assisi ha urgente bisogno di collegarsi alla banda larga per una serie di ricadute positive sia di funzionamento della P.A. Sia sul versante della comunicazione quindi, pur condividendo il progetto UMBRIA DIGITALE procederemo con altro operatore che ha da subito la possibilità di realizzare la connessione alla Banda Larga.
Per opportuna conoscenza abbiamo con le nostre forze realizzato un collegamento tra la sede di S. Maria degli Angeli la sede in Piazza del Comune ed il teatro Lyrich che rende possibile il funzionamento delle 62 telecamere di controllo localizzate in varie zone sensibili del nostro territorio oltre che collegare le due sedi comunali.
Condividiamo i quattro Obbiettivi che si è data la Presidenza della Regione Dell’Umbria:
- Innovazione nella scuola e servizi culturali
- Innovazione nell’industria e nella manifattura digitale. 4.0 fabbrica
- Innovazione nel turismo, commercio ed imprese culturali ed il terziario
- Innovazione nella pubblica amministrazione sia regionale che comunali.
Ma cercheremo di anticipare i tempi perchè di questi servizi ne abbiamo bisogno non tra quattro o cinque anni ma domani.
24/04/2016
Antonio Lunghi