Claudio Ricci (consigliere regionale dell’Umbria) esprime “cordoglio e ampio rammarico” per le vittime dell’odierno attentato a Bruxelles il “cuore istituzione dell’Europa”. Certamente occorre distinguere fra “terrorismo” e doveroso “rispetto per tutte le identità” con la cultura del dialogo e dell’accoglienza ma, ormai, la consapevolezza diffusa è che il problema si è fatto “vicino e quotidiano”.Si tratta, come citato nella trasmissione televisiva Agorà di Gerardo Greco, di “terrorismo organizzato” (che risponde anche “tatticamente” agli arresti di questi giorni) a cui occorre rispondere in modo altrettanto strategico “prosciugando l’acqua” in cui tutto questo si sviluppa (negli anni del terrorismo in Italia il “prezzo” pagato fu l’arresto di oltre 4500 persone di cui solo 1.500 si riscontrano “realmente legate al terrorismo”).
Stefano Zecchi (sociologo) si chiede oggi come tutto questo possa essere spiegato ai giovani e concordiamo con il suo pensiero: occorre citare che dobbiamo “difenderci dall’attacco ai nostri simboli” che sono gli aeroporti (le nuove cattedrali del dialogo), i luoghi di vita quotidiani, le istituzioni democratiche, i segni della nostra identità culturale e, nel fare tutto questo, “non possiamo più essere tiepidi”.
Una Pasqua di “sangue” che (ci auguriamo) possa traguardare ad un “difficile cammino” verso la distinzione fra “terrorismo da combattere” e “dialogo fra identità da costruire” ma valorizzando i “nostri simboli” e la tradizione della “nostra storia”. Un momento di silenzio per “tutte le vittime e le loro famiglie”.
22/03/2016
Claudio Ricci
