Banca Popolare di Spoleto, utile 21,9 mln. Prevista l’apertura di 20 nuovi sportelli
PIANO INDUSTRIALE 2011-2014
Il consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Spoleto SpA, presieduto da Nazzareno D’Atanasio, ha approvato il Piano Strategico 2011-2014 (“Piano Strategico” o “Piano”) illustratodal Direttore Generale Francesco Tuccari.
I. Il Piano Strategico 2011-2014 elaborato dalla Banca Popolare di Spoleto si conferma essere ispirato, come intonazione di fondo, ai principi della “creazione di valore nel medio periodo per tutti gli stakeholders” ed al contestuale “rafforzamento del ruolo di banca autonoma del territorio”… Il Piano si sviluppa in uno scenario macroeconomico che continua ad essere:
a ) incerto e complesso vista la modesta crescita del PIL
b) con tassi di interesse che, seppur in leggera ripresa, continuano ad attestarsi su livelli contenuti
c) interessato da nuove disposizioni normative che, aggiungendosi a quelle già note, non potranno che incidere negativamente sulla redditività dell’attività bancaria.
II. Per la sua realizzazione il piano individua
i seguenti indirizzi strategici:
× Ottimizzazione della liquidità, del capitale e del costo del rischio al fine di conseguire la massima efficienza allocativa delle risorse;
× Aumento dei ricavi e dell’offerta commerciale mediante la ricerca di aree di business con valore potenziale inespresso;
× Forte razionalizzazione dei costi e dei processi operativi al fine di conseguire una marcata efficienza tecnica operativa;
× Focalizzazione su competenze, capacità di relazione e comportamenti delle risorse umane
Questi indirizzi strategici vengono declinati con precise iniziative così raggruppate:
Area Organizzativa: a) massivo sviluppo dell’intercanalità integrata (rete di filiali, promotori finanziari, canale telematico e mediatori creditizi) finalizzata all’incremento del valore medio del prodotto bancario per addetto; b) intervento di riequilibrio nella distribuzione del personale con significativo shifting dalla direzione alla rete. Area Commerciale: a) affinamento del modello di servizio per il segmento Imprese (Small business e PMI ad alto potenziale) e valorizzazione del segmento Private mediante maggiore differenziazione dei servizi offerti (consulenza allargata a protezione del patrimonio, gestione dei passaggi generazionali, governo e presidio dei rischi di portafoglio) e l’ingresso/ rafforzamento delle aree ad alto potenziale (Roma, Firenze, Bologna, Milano,Torino) con ausilio di un “partner” esterno; b) allineamento della produttività degli sportelli all’interno delle singole Aree Territoriali mediante la riduzione dei gap esistenti rispetto a quelle più produttive da conseguire mediante l’acquisizione di nuovi clienti, l’incremento delle masse gestite, il remix di prodotto (up selling) e una forte spinta al cross selling; c) sviluppo di una offerta mirata indirizzata agli immigrati regolari che nella sola Umbria costituiscono un bacino di utenza potenziale pari al 10% della popolazione.
Area Redditività: a) interventi di “cost cutting” e “lean management” finalizzati all’individuazione di opportunità di risparmi di tempi e risorse ; b) sul fronte ricavi ottimizzazione del pricing degli impieghi mediante l’effettiva applicazione di prezzi “risk based” (cioè rapportati al rating della controparte) sia in fase di vendita che di post vendita.
Area Rischio: gestione proattiva del credito finalizzata a un migliore presidio e gestione del rischio connesso attraverso l’ottimizzazione del portafoglio crediti (in termini di qualità, diversificazione e redditività) ed una profonda riforma organizzativa dei processi e delle strutture dedicate al presidio dei crediti in bonis e di quelli deteriorati.
III. Gli Obiettivi
Tra il 2010 e il 2014 le masse complessivamente intermediate (impieghi, raccolta diretta, raccolta indiretta), previste in crescita dell’8,1% annuo, si attesterebbero a € 8.305milioni, con la componente della Raccolta Totale in aumento dell’8,8% annuo, dai €3.802 milioni del 2010 ai € 5.326 milioni del 2014, e gli impieghi lordi a clientela in crescita dai €2.274 milioni del 2010 ai €2.980 milioni nel 2014, con un incremento medio annuo del 7,0%. Per finanziare lo sviluppo degli impieghi è prevista una crescita equilibrata e progressiva della raccolta diretta che si attesterebbe nel 2014 a €3.276 milioni con un CAGR 10-14 del 7,7%; in tale ambito è previsto oltre allo sviluppo dei tradizionali prodotti di raccolta anche una operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis, da concludersi entro i primi mesi del 2012 con un contributo alla crescita della raccolta diretta per circa €150 milioni e ulteriori €250 milioni disponibili per operazioni di rifinanziamento.
Nel periodo di tempo considerato il mix della Raccolta Totale si evolverà a favore della raccolta indiretta per la quale si prevede uno sviluppo del 10,7% annuo a €2.049 milioni nel 2014 (€ 1.363 milioni nel 2010). Nel dettaglio, si prevede una crescita contenuta del risparmio amministrato pari al 5% medio annuo (da €724 milioni a €780 milioni) mentre il risparmio gestito è atteso in crescita del 16,3% annuo grazie anche alle previste di aperture di sportelli con vocazione “di raccolta” e alla intensificazione dell’attività di collocamento di prodotti del partner Monte dei Paschi. Per effetto del previsto sviluppo delle masse intermediate e tenuto conto di una buona tenuta degli spread a clientela che dovrebbero attestarsi a fine periodo a 3,08%, il margine di interesse è atteso in crescita a €85,9 milioni (€71,5 milioni nel 2010), corrispondente a un incremento annuo pari al 4,7%. Le commissioni nette sono previste in crescita da € 36,1 milioni nel 2010 a € 57,6 milioni nel 2014, evidenziando un sostenuto sviluppo annuo del 12,3% principalmente grazie al contributo dei comparti gestito, crediti e servizi di pagamento. Il contributo delle poste finanziarie (dividendi, utili/perdite da negoziazione, plus/minus da valutazione) è stimato sostanzialmente stabile nel periodo. Il margine di intermediazione, pertanto, è previsto attestarsi a € 144,8 milioni nel 2014, corrispondente a una crescita media annua del 7,3% nell’arco del piano. Grazie ad un importante rafforzamento del processo di controllo andamentale del rischio di credito e l’acquisizione di posizioni maggiormente presidiate è previsto un significativo contenimento del costo del credito che dovrebbe passare da 0,74% nel 2010 a 0,52% nel 2014. Le rettifiche di valore su crediti, pertanto, dovrebbero attestarsi a €16,4 milioni nel 2014 (€18,2 nel 2010)
Il grado di coverage medio complessivo, peraltro, è previsto in progressivo incremento nel periodo (da 5,06% nel 2010 a 5,71% nel 2014). Dal lato dei costi, i costi operativi evidenzieranno una crescita dai €73,5 milioni del 2010 a €85,4 milioni nel 2014, in crescita ad un tasso annuo del 3,4%. Le spese del personale sono previste attestarsi a €53,9 milioni nel 2014 per effetto di un massiccio potenziamento delle rete esistente e dell’apertura di 20 nuovi sportelli nel triennio.
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Redazione
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