Uno stile espressionistico fine e ricercato, che trova fondamento in una profonda ricerca intellettuale, legata al pensiero filosofico. È questo il filo conduttore della mostra “Il cantico della pietra” del M° Guasca, visitabile fino a martedì 15 luglio al piano terra di Palazzo Bernabei ad Assisi.
Assisi è la prima tappa della mostra, che da esposizione itinerante toccherà anche altre città d’Italia, come Roma e Padova. La mostra, organizzata dalla ANPEFSS Cultura e Sport (ente nazionale di formazione qualificato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca), gode del patrocinio di numerosi enti, tra cui Regione Umbria, Provincia di Perugia, Perugia 2019 e Città di Assisi.
L’artista M° Guasca: “Per me è significativo venire ad Assisi e portare qui la mia opera “Il cantico della pietra”, quale omaggio alla città di San Francesco, perché qui si respira un’altra aria, di amicizia, amore e fratellanza. Questo è importante, perché rafforza il nostro lavoro che ogni giorno incontra molte difficoltà, in un periodo in cui i valori dell’arte vanno scomparendo, aggrediti da falsi miti. Nelle opere d’arte, invece, c’è la bellezza, e nella bellezza c’è l’Amore, che è Dio. La mostra si intitola “Il cantico della pietra” per rappresentare la sua capacità di trasformarsi e assumere nuove forme. La pietra da sempre ha affascinato l’umanità ed ha rappresentato una forza vitale e un’energia primigenia”.
La mostra è aperta dalle ore 10.30 alle 13.
“Palazzo Bernabei – ha commentato il Sindaco Claudio Ricci, a cui l’artista ha fatto dono di un’opera scultorea – grazie al recente restauro è diventato un luogo aperto al dialogo culturale, umanistico e spirituale. Arte e cultura sono strumenti che favoriscono l’incontro con l’altro, assumendo così un nuovo valore di diritto umano. Anche nella scultura, di cui con le opere di Guasca abbiamo un mirabile esempio, possiamo porci in ascolto del magnetismo dell’opera d’arte, così come facciamo degli altri. Attraverso l’ascolto e il dialogo con l’opera, l’arte favorisce l’apertura verso gli altri con cui dialogare insieme in un linguaggio universale”.
Durante l’inaugurazione il presidente dell’ANPEFSS Giorgio Guatelli ha consegnato a padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro convento francescano di Assisi, il Premio “L’arte che affratella”, per le attività in favore dello sviluppo dell’amicizia fra i popoli.
Il ringraziamento di padre Enzo Fortunato: “Ho accettato questo riconoscimento per un motivo: ho un debole per le scuole. Assunto l’incarico di direttore della sala stampa del Sacro convento, la prima cosa che ho fatto è stata stipulare una convenzione con oltre 11.500 scuole per la diffusione della rivista di San Francesco patrono d’Italia. Credo molto nella formazione alla cultura e al dialogo delle giovani generazioni, perché se vogliamo un futuro di pace e dialogo è proprio nei giovani che dobbiamo investire. Tutto questo ci rende più fratelli, così come l’arte ci affratella, che è il titolo del Premio che oggi volentieri ricevo ringraziando gli organizzatori di questa iniziativa”.
11/07/2014
Ufficio Stampa Comune di Assisi