A seguito della nota vicenda, nel Consiglio Comunale del 10 marzo noi esponenti dell’ex PdL (ad eccezione del collega Paoletti) siamo confluiti ufficialmente nel gruppo misto con il simbolo “Per Assisi Popolare”.
Anche i più ingenui e distratti hanno capito che la nomina di un membro dell’opposizione a coordinatore cittadino di FI è stata una manovra messa in atto per colpire il sindaco Ricci e raggiungere così il duplice obiettivo di “eliminare” un temibile candidato alle prossime regionali e mettere in difficoltà la maggioranza nel nostro comune cercando di spaccare il gruppo.
Ma i signori assisani e perugini che sono dietro a questo intrigo, oltre a sottovalutare l’intelligenza dei cittadini, non hanno tenuto conto della serietà e lealtà degli assessori e dei consiglieri (sette su otto), che con grande senso di responsabilità hanno anteposto, senza indugio, il bene comune al proprio tornaconto elettorale riconfermando la fiducia al Sindaco e alla maggioranza che lo sostiene.
Personalmente non ritengo legittimo quanto accaduto. Non è possibile che una persona o pochissime persone possano azzerare impunemente un’esperienza in piedi da 20 anni.
Comunque sta di fatto che ora la coalizione che sostiene Ricci è composta da tre liste civiche e credo che in Italia non ci sia comune, provincia o regione in cui Partito Democratico e Forza Italia siano entrambi all’opposizione come sta succedendo in Assisi.
Di sicuro nessun partito è passato dalla maggioranza all’opposizione (o viceversa) solo spostando il simbolo da una mano all’altra. È come se in un trasloco non fossero gli inquilini a trasferirsi, ma fosse la casa a cambiare ubicazione.
Sembra impossibile e surreale quanto avvenuto ed invece, purtroppo, è la realtà.
A questo punto i vertici nazionali di Forza Italia, i quali mi auguro non siano stati gli ispiratori di tale operazione e che anzi siano stati all’oscuro di tutto, come lo siamo stati noi e i nostri concittadini, si dovranno pur domandare come si è arrivati a ciò e il perché di questa anomalia.
Dovranno, insieme a quelli del Nuovo Centrodestra, tentare di ricompattare quell’elettorato moderato che aveva individuato nel Popolo della Libertà l’unica forza politica capace di rappresentarlo.
Mi auguro che ciò avvenga. Sono sicuro di si. Perché chi fa politica ha il dovere di rispettare i cittadini, le istituzioni e anche se stesso.
Onde evitare speculazioni politiche da parte di chi ha architettato tutto questo imbroglio, nell’intervento in Consiglio Comunale ho precisato inoltre che nessuno dei consiglieri e degli assessori della maggioranza al momento della designazione del coordinatore di Forza Italia (e per quanto a mia conoscenza, fino ad oggi) aveva aderito ad uno dei due partiti in cui si è scisso il PdL.
Chi afferma il contrario, nel patetico quanto inutile tentativo di giustificare questo atto a dir poco disdicevole, mente sapendo di mentire, come, per lo stesso motivo, mente sapendo di mentire chi ci accusa di esserci schierati con la sinistra.
11/04/2014
Rino Freddii Capogruppo Per Assisi Popolare
Consiglio Comunale Assisi