M5S: “Una fine legislatura indegna e indecorosa per l’immagine dell’Umbria e degli umbri”

Bastia Umbra, 01 novembre 2024 – Le priorità della giunta Tesei non seguono l’ordine delle necessità dei cittadini. La situazione in Umbria è diventata insostenibile e merita una riflessione profonda.

Mentre i fondi per l’autosufficienza delle persone con disabilità grave sono bloccati da anni, la presidente della Regione ha visto archiviata un’indagine per abuso d’ufficio riguardante l’assegnazione di 10,7 milioni di euro alla filiera del tartufo, tra cui l’azienda del marito dell’assessora Agabiti dove lavora, assunto con contratto a tempo indeterminato, il figlio della stessa presidente Tesei. Da un lato, i cittadini con disabilità aspettano con ansia il supporto necessario per vivere dignitosamente. Dall’altro la giunta regionale elargisce con massima rapidità milioni di euro a pochi privilegiati.

L’archiviazione dell’indagine non deve ingannare: il reato di abuso d’ufficio è stato abrogato solo a luglio 2024, ma ciò non significa che le azioni intraprese fossero legittime. Infatti, al momento dell’assegnazione delle risorse del bando, il reato era ancora perseguibile. Le indagini hanno anche rivelato che il figlio della presidente era stato assunto a tempo indeterminato in un’azienda legata al marito dell’assessora Agabiti proprio mentre il bando era in discussione.

Questa condotta non solo è moralmente discutibile, ma dimostra anche la spregiudicatezza e l’insensibilità verso i bisogni dei cittadini. La destra ha governato cinque anni per gli interessi di pochi e non per tutti i cittadini. Nessun altro è stato soddisfatto nei bisogni, nei diritti e nelle necessità se non per motivi strettamente elettorali. Ma i nodi arrivano al pettine e gli ultimi mesi del mandato Tesei sono stati segnati da imbarazzanti giudizi di merito e di legittimità. Una fine legislatura indegna e indecorosa per l’immagine dell’Umbria e degli umbri.

Non possiamo dimenticare il recente giudizio della Corte dei Conti che ha evidenziato irregolarità costituzionalmente rilevanti nella parificazione del bilancio regionale. Queste irregolarità mettono in luce una gestione delle risorse pubbliche che ignora le necessità dei più vulnerabili. Mentre le liste d’attesa aumentano per mancanza di personale e mentre le persone con disabilità sono costrette a lottare per ricevere aiuti fondamentali, le risorse vengono sottratte alla sanità pubblica per essere destinate a finanziare altre attività.

È ora di dire basta! Presidente Tesei, con un ultimo sussulto di dignità, per lei e per i cittadini umbri, abbia il coraggio di dimettersi. La sua condotta non solo è indecorosa per l’immagine della nostra regione, ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il suo mandato è stato segnato da una gestione irresponsabile delle risorse pubbliche. La buona politica deve prevalere sugli interessi di pochi. E’ tempo di un cambiamento, l’Umbria merita una leadership che metta al primo posto i diritti e le necessità dei suoi cittadini. Il 17 e 18 novembre votate con coscienza e votate per un Umbria diversa.