Il Movimento 5 Stelle, nato come un grido di protesta e disillusione, ha percorso un cammino complesso e non privo di contraddizioni. Da movimento di denuncia e ribellione contro un sistema corrotto, è diventato una forza di governo capace di incidere profondamente nel tessuto politico e sociale del Paese. In pochi anni, il Movimento ha dimostrato di saper evolvere, affrontando le difficoltà di un contesto istituzionale spesso ostile, mantenendo saldi i suoi principi fondanti e al tempo stesso maturando un’etica della responsabilità.
Pensiamo al Reddito di Cittadinanza, una misura che ha restituito dignità e speranza a milioni di famiglie, o al Superbonus 110%, che ha rilanciato l’economia, creato posti di lavoro e promosso l’efficientamento energetico e sismico. Sono state ristrutturate così in maniera prevalente le prime case degli italiani (8 case su 10 sono state prime case). Abbiamo introdotto il Decreto Dignità, che ha posto un argine al dilagare del precariato, e siamo intervenuti per tagliare vitalizi e privilegi, dimostrando che il cambiamento è possibile. La riduzione del numero dei parlamentari, le leggi contro il caporalato e i ristori per i truffati dalle banche sono solo alcuni esempi delle battaglie vinte per la giustizia sociale. Come non citare la legge Spazzacorrotti, che ha segnato un punto di svolta nella lotta alla corruzione, ponendo regole chiare e incisive per difendere la trasparenza e la legalità, oggi purtroppo sotto attacco da parte di chi cerca di smantellarne i principi. Non da ultimo, l’impegno per la pace con azioni mai viste prima, come il blocco della vendita di armi ai Paesi che non rispettano il diritto internazionale.
Ma il percorso non è stato privo di ostacoli. Ogni iniziativa del Movimento è stata bersagliata da critiche, spesso pretestuose, sia da parte degli avversari politici che di una stampa poco incline a riconoscere i risultati ottenuti. Nonostante ciò, abbiamo sempre risposto con i fatti, dimostrando che il nostro obiettivo non è mai stato il consenso effimero, ma il bene comune. A chi ci accusa di “incapacità”, rispondiamo che sì, siamo incapaci di cedere agli interessi delle lobby e del malaffare. E ne andiamo fieri.
Le alleanze strette nel corso della legislatura, pur non facili da accettare per molti, sono state il frutto di un’assunzione di responsabilità nei confronti del Paese. Evitare un governo tecnico (circolava il nome di Carlo Cottarelli), o consegnare l’Italia al caos, avrebbe significato tradire i nostri principi. Da tenere in considerazione che la Meloni sarebbe stata lo stesso all’opposizione e si sarebbe alimentata del caos sociale generato dal governo tecnico.
Abbiamo fatto compromessi, certo, ma senza mai rinunciare ai nostri valori cardine: spirito di servizio, giustizia sociale, visione di lungo termine. Ma soprattutto l’onestà: da noi non si ruba!
Anche grandi movimenti del passato, da Gandhi a Mandela, hanno dovuto misurarsi con la realtà e adottare l’etica della responsabilità per evitare conseguenze disastrose per i loro popoli. Per il Movimento 5 Stelle non è stato diverso: abbiamo scelto di agire per costruire, non per distruggere.
In Umbria, con il “Patto Avanti”, abbiamo dimostrato che è possibile collaborare con altre forze politiche senza rinunciare ai nostri valori. Grazie a quel dialogo, abbiamo portato avanti temi centrali come la difesa dei lavoratori, la tutela dell’ambiente, il rilancio della sanità pubblica e l’opposizione agli inceneritori. Risultati concreti che testimoniano la nostra capacità di incidere anche in contesti difficili.
A chi ha lasciato il Movimento o ha perso fiducia, vogliamo dire questo: il nostro impegno non è venuto meno. Le battaglie che abbiamo combattuto insieme restano attuali, i valori che ci hanno ispirato non sono cambiati. Abbiamo bisogno di voi, dei vostri talenti, della vostra energia. Ogni abbandono rafforza un sistema che vuole marginalizzarci e annullare ciò per cui abbiamo lottato. Tornate: insieme possiamo ancora fare molto.
E a chi ci guarda da lontano, a chi non ha mai partecipato attivamente ma sente che è giunto il momento di agire, diciamo: questa è la vostra occasione per iscrivervi al gruppo di Assisi e Bastia, tramite il sito www.movimento5stelle.eu, e partecipare per fare la differenza. Il Movimento sta ridefinendo se stesso attraverso un processo democratico senza precedenti, aperto a tutti i cittadini. Mai prima d’ora un’organizzazione politica aveva dato voce in modo così diretto alla base. Partecipate, scegliete, costruite. È il momento di decidere da che parte stare: quella di chi lavora per i più fragili, anche a costo di perdere voti, o quella di chi cede ai potenti e al consenso facile.
Una democrazia più diretta, un ambiente più sano e una società più trasparente e giusta non si aspettano: si costruiscono. E si costruiscono insieme.
24/11/2024
Il Gruppo Territoriale M5S Assisi-Bastia