Iniziativa sabato 30 novembre al Santuario della Spogliazione: la città serafica, Campagna e Padova nel ricordo di chi ha salvato gli ebrei
Rosati: “Al via un progetto che punta a mettere in rete le diverse storie e realtà”
ASSISI – “Per una geografia della memoria, dall’accoglienza alla fraternità, un percorso per la pace” è il titolo dell’evento che si terrà sabato 30 novembre al Santuario della Spogliazione di Assisi e che prevede una serie di iniziative. Una giornata organizzata per fare rete tra i luoghi della Memoria, tra cui Assisi, Campagna (Salerno) e Padova che hanno brillato per avere salvato centinaia di vite umane durante gli anni delle persecuzioni razziali.
“Abbiamo pensato a questo importante momento di condivisione proprio qui ad Assisi – spiega Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria di Assisi, 1943-1944 – per parlare dell’accoglienza degli sfollati durante la Seconda Guerra mondiale e per ricordare le opere di bene di alcuni religiosi e laici che, nel periodo delle persecuzioni razziali, sono stati artefici di un’azione di accoglienza e salvataggio degli ebrei. Un incontro – ricorda Rosati – che fa seguito al convegno che si è tenuto ad agosto a Campagna, dove c’è stato uno dei campi di internamento degli ebrei più grandi d’Italia e dove si ricorda la straordinaria accoglienza di monsignor Giuseppe Maria Palatucci, vescovo francescano e del nipote, Giovanni, funzionario di polizia che a Fiume ha salvato tante vite umane e alle conferenze tenutesi a gennaio a Tonara, il paese di padre Michele Todde, francescano che fece parte della rete clandestina che salvò ad Assisi circa trecento ebrei. Proprio per mettere in rete queste straordinarie azioni abbiamo elaborato un progetto, intitolato ‘Per una geografia della memoria: Assisi centro propulsore e operativo di carità e pace nella chiesa’ che lanceremo in occasione di questo evento e che è il frutto della volontà di far conoscere esperienze positive in uno dei periodi più tragici della storia contemporanea che salvarono ebrei, soldati in fuga, internati militari e oppositori politici al regime. Molte di queste persone trovarono rifugio e protezione in Assisi, Roma, Campagna (Salerno), Padova e in tanti altri luoghi dove oggi va costituendosi una ricostruzione della Memoria di quegli eventi”.
Il vasto programma di iniziative che si terranno sabato 30 novembre prevede alle ore 10.30 nella Sala della Spogliazione i saluti istituzionali, gli interventi di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno; monsignor Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano; Diego Magliano, responsabile della Confraternita Monte dei Morti di Campagna; Maria Elisabetta Monacchia, presidente del Rotary Club di Assisi; Salvatore Luongo, presidente del Rotary Club di Campagna Valle del Sele. Seguiranno le relazioni di padre Felice Autieri “Dall’accoglienza degli ebrei allo Spirito di Assisi”; di don Michele Di Martino “Oltre l’abito e la divisa, la storia di Campagna e gli esempi di mons. Giuseppe Maria e Giovanni Palatucci”; di padre Giorgio Laggioni “Padova e il coraggio del Venerabile padre Placido Cortese”. Nel pomeriggio, alle ore 16.30 un momento di dialogo tra monsignor Roberto Carboni, padre Felice Autieri e don Michelino Luisi sul tema “Padre Michele Todde, il frate dell’accoglienza”. Alle ore 17.30 la consegna ufficiale del “crogiuolo sardo” dedicato a padre Michele Todde, per il Giardino dei Giusti di Assisi. Infine, alle ore 18 la santa messa che verrà concelebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Assisi, 23 novembre ’24