Ulteriori danni dopo il forte nubifragio di ieri sera.
Sulle strade di montagna è soltanto l’amministrazione comunale di Assisi a mettere risorse proprie e a prevedere interventi, nonostante il verificarsi ormai un anno fa di un evento di emergenza nazionale come è stata l’esondazione del Tescio.
E’ questo il senso della risposta del Comune in merito alla nota del Gruppo Misto consiliare che ha espresso preoccupazione per i ritardi nell’intervento di sistemazione delle strade di montagna.
In realtà, fa sapere l’amministrazione comunale, fino a oggi, a quasi un anno dall’alluvione del 23 giugno soltanto il Comune ha investito soldi: risorse comunali per oltre 200 mila euro in somma urgenza per ripristinare quelle strade invase dai detriti e smottamenti e garantire la viabilità e i collegamenti tra le frazioni di montagna e il capoluogo. La viabilità della montagna assisana ha necessità ormai indifferibile dopo l’alluvione e le ‘repliche’ che si sono susseguite (ben 5 episodi in meno di un anno).
Per quanto attiene i lavori risolutivi sulla viabilità di montagna è in fase di approvazione da parte della giunta un primo stralcio di interventi pari a un milione di euro che prevede il ripristino della viabilità tra San Presto e Sant’Anna attualmente chiusa dopo la frana della carreggiata (circa 350.000 euro) e la messa in sicurezza con regimazione delle acque di diverse viabilità comunali di montagna interessate dagli eventi calamitosi.
Tutto a valere su risorse esclusivamente comunali, fa sapere nella nota il Comune, visto che a tutte le richieste di aiuto negli interventi per il ripristino della viabilità è stato risposto picche da parte dalla Regione.
I consiglieri farebbero bene, scrive sempre l’amministrazione comunale, a rivolgersi proprio alla Regione, che fino a oggi ha investito solo 6000 euro (sì non è un errore di battitura, solo 6000 euro a fronte di danni per milioni di euro!) sulle strade di montagna di Assisi. Addirittura non sono stati neppure ripuliti gli alvei del fiume Tescio che esondò causando danni ingenti e dei fossi affluenti, reticolo idrografico di competenza del demanio regionale che ormai è in permanente stato di rischio, prova ne sono gli eventi di allagamento e danneggiamento anche a privati avvenuti anche ieri 28 maggio.
Il Comune invita il Gruppo Misto a sollecitare la Regione anche oggi, a poche ore dal forte nubifragio che ieri sera si è abbattuto nuovamente su Assisi provocando ulteriori danni alla già precaria situazione delle strade di montagna, dal momento che Palazzo Donini non ha mai risposto alle richieste di intervento da parte del Comune.
Infine l’amministrazione comunale invita i consiglieri comunali di minoranza a prestare attenzione al bilancio (in cui sono stati votati dalla maggioranza la programmazione e anche il Piano Strade di montagna) e a prestare maggiore attenzione operativa al territorio martoriato dalle bombe d’acqua che, sommate alle conseguenze dell’alluvione di giugno scorso, e a quelle recentissime di ieri sera, non riesce più a sostenere.
Solo per la riapertura della viabilità comunale nelle zona Mora e San Vittorino ieri sera sono stati effettuati oltre dieci interventi di reperibilità e verbali di somma urgenza per oltre 20.000 euro che il Comune di Assisi ha immediatamente messo a disposizione.
29/05/2024
Ufficio Stampa
Città di ASSISI