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25 Novembre 2024
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Assisi Economia

APPROVATO IL RENDICONTO DI GESTIONE 2020 BILANCIO DEL COMUNE DI ASSISI SANO ED EFFICIENTE.

E’ stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale del 29 aprile 2021 il rendiconto di gestione anno 2020. Relatore il sindaco Stefania Proietti che ha esposto i numeri dell’atto, dalle spese agli investimenti, dalle minori entrate alle criticità riscontrate in quest’ultimo anno. 

“L’emergenza sanitaria da Covid-19 dal mese di febbraio 2020 ha condizionato l’intera attività del Comune di Assisi– ha affermato il sindaco -, ha di fatto cambiato gli assetti socio-economici a livello internazionale, nazionale, regionale e di enti locali, intervenendo pesantemente in ogni attività dell’ente comunale, dagli assetti lavorativi al bilancio, dalle funzioni essenziali alla gestione dell’emergenza”.  

Gli effetti scaturiti dal Covid-19 sul turismo ad Assisi, sono stati e sono ancora molto consistenti e più marcati rispetto a quelli registrati nel resto della regione. Questo perché il turismo nella città Serafica, è connotato da un’elevata incidenza del turismo di gruppo in autobus (nazionale e internazionale), e da un grado di internazionalizzazione (38%) superiore a quello del resto della regione.  

“Il crollo delle presenze – ha spiegato il sindaco – ha avuto un impatto devastante sull’imposta di soggiorno (introdotta da gennaio 2018), il cui introito nei mesi gennaio-settembre 2020 è pari a € 333.386,00, inferiore di circa il 63% rispetto allo stesso periodo del 2019 (€ 893.083,25), con presenze per il 50,5% nelle strutture alberghiere e il 49,5% in quelle extralberghiere.  

Per questi motivi l’amministrazione comunale, sin dall’inizio dell’emergenza pandemica, si è impegnata nel richiedere al Governo misure specifiche per permettere il superamento di questa situazione di crisi che rischia di sfaldare il tessuto socio-economico della filiera dell’accoglienza e della intera città. 

Al fine di sollevare, in misura quanto più possibile, le economie delle imprese e delle categorie professionali che non hanno potuto esercitare le proprie attività a causa del Covid e compatibilmente con le possibilità consentite dalla legge e dal bilancio, il Comune ha provveduto alla riduzione della Tari (la tassa sui rifiuti)  per le utenze non domestiche la cui attività è stata chiusa o limitata per gli effetti dei dpcm emanati dal Governo, nonché alla sospensione fino al 31.10.2020 dei termini di pagamento dei tributi e di altre entrate (lampade votive, mensa e trasporto scolastico) 

 

Entrando nel merito dei numeri, il sindaco ha spiegato che dall’elaborazione dei parametri si evince che il comune di Assisi è strutturalmente sano ed efficiente, le percentuali di tutti gli indicatori di bilancio sono al di sopra del livello minimo consentito, come confermato dalla relazione del collegio dei revisori dei conti. 

Per esempio i servizi gestiti in economia come la farmacia comunale, va registrata una percentuale di copertura dei costi pari al 104,68 con una differenza tra entrate e uscite positiva pari ad € 107.318,73 che è andata a vantaggio dell’intero bilancio comunale.  

Anche nell’anno 2020 è stata spedita la “Baby card bonus BIMBI DOMANI” alle famiglie per i nati dal 01.01.2020 e residenti nel Comune di Assisi, il bonus è spendibile presso la farmacia comunale in prodotti per la prima infanzia (quali ad esempio: pannolini, latte, pappe, pastine, omogeneizzati), il totale delle cards spedite nell’anno scorso è stato pari a n.188. 

L’amministrazione ha inoltre rispettato tutte le limitazioni imposte dalla legge riguardo al contenimento della spesa del personale e del limite massimo per incarichi di collaborazione autonoma, che è stato mantenuto al di sotto del tetto previsto. 

L’Ente, nonostante la ingente diminuzione delle entrate dovuta agli effetti del Covid, ha rispettato i tempi di pagamento verso terzi, con un indicatore di tempestività annuale pari a 30,71 giorni, con conseguenti benefici per gli operatori economici. 

L’indebitamento totale dell’ente al 31.12.2020 è di circa 8,6milioni di euro con un’incidenza percentuale delle spese per interessi passivi sulle entrate correnti dello 0,29% (il limite massimo consentito dal testo Unico degli Enti Locali è 10%). L’incidenza pro-capite è pari ad 301,77 Euro/abitante (Perugia ad esempio ha un indebitamento di oltre 600 Euro/abitante) ma l’incidenza della rata annua pro-capite di rimborso è di appena 26 Euro/abitante, la più bassa degli ultimi vent’anni.  

I mutui presi dall’amministrazione Proietti (nel 2020 a fronte di oltre 7 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche, i mutui sono stati di appena 1,3 milioni) sono stati solo una delle fonti di finanziamento che hanno permesso di effettuare oltre 32 milioni di euro di investimenti pubblici, di cui 18 milioni provengono da finanziamenti a fondo perduto ottenuti da Ministeri e Regione Umbria. 

Nell’anno 2020 le spese di investimento sono state finanziate ed impegnate per complessivi  € 7.628.700,19, tali investimenti sono stati destinati alle missioni del bilancio comunale, in particolare alla scuola (1 milione), all’assetto del territorio (1,5 milioni), alla viabilità e alle strade (3,4 milioni). 

 

“La situazione pandemica ha influenzato fortemente il bilancio, nelle sue componenti finanziarie ed economico patrimoniali. Nell’anno 2020 infatti – ha aggiunto il sindaco – il Comune ha registrato rilevanti minori entrate tributarie ed extratributarie (Imu/Tasi – Tosap– Imposta di Soggiorno – proventi dei parcheggi comunali) solo parzialmente compensate dai trasferimenti ministeriali assegnati dai vari provvedimenti emergenziali del governo. L’amministrazione ha sostenuto maggiori costi relativi alle operazioni di sanificazione e disinfezione degli edifici comunali, delle strade del territorio, alle attività di sostegno alla popolazione in difficoltà per la grave crisi economica causata dalla pandemia, nonché agli interventi di adeguamento sia dei plessi scolastici, sia dei servizi scolastici (mensa e trasporto) alle norme di contenimento del contagio da Covid-19.  

Questo il prospetto delle minori entrate: 

IMU 
  • € 506.462 
TARI   
  • € 634.562 
TOSAP 
  • € 66.109 
Imposta sulla pubblicità 
  • € 42.140 
Entrate extra tributarie (Mensa e Trasporti scolastici – diritti di segreteria – parcheggi comunali in concessione ecc.) 
  • € 964.330 
Proventi derivanti dalla gestione dei beni (canone di distribuzione della rete del gas metano – fitti dei locali e sale comunali) 
  • € 686.462 
Entrate relative alla sanzioni codice della strada 
  • € 126.609 
Imposta di soggiorno 
  • € 848.655 
Altre entrate correnti  
  • € 230.795 
TOTALE MINORI ENTRATE  € 4.106.124 

 

Con l’inizio della pandemia a febbraio 2020 – ha specificato il sindaco – “l’Ente, pur mantenendo ferme le modalità ed i tempi di pagamento dei propri fornitori, ha prontamente disposto la dilazione a ottobre dello stesso anno di tutte le imposte e tasse comunali, la diminuzione del 14% della Tari e il rinvio al 2021 di due delle tre rate nella quale è stata volutamente suddivisa la tassa sui rifiuti.  Questo ha logicamente comportato il ricorso a più riprese all’anticipazione di tesoreria, completamente “coperta” entro l’anno stesso. 

 

La situazione finanziaria dell’esercizio 2020 evidenzia un avanzo di amministrazione di € 12.654.705,49, che risulta accantonato per la gran parte, secondo le disposizioni di legge, per € 9.911.315,99 al fondo crediti di dubbia esigibilità adeguato al 31.12.2020 nella misura del 100%. Questo fondo accantonato, obbligatorio per tutti i Comuni, rappresenta una delle fonti di rigidità del bilancio e la ragione principale per cui si deve fare ricorso alla anticipazione di cassa in misura maggiore rispetto agli anni in cui non esisteva questo obbligo normativo. 

 

“Siamo tra i pochissimi Comuni che non applicano l’addizionale Irpef, cioè il prelevamento di una tassa dalle buste paga dei cittadini che porterebbe alle casse comunali oltre 2,5 milioni di euro all’anno. Abbiamo avuto una voragine di 4 milioni ma siamo riusciti a mantenere sano il bilancio del Comune  senza ricorrere all’aumento delle tasse comunali. A fronte di minori entrate di oltre 4,1 milioni nel bilancio comunale, e di un ristoro statale di 2,2, milioni oltre all’imposta di soggiorno delle maggiori spese sostenute per le scuole, i servizi mense e trasporti, le sanificazioni e la riduzione del 14% della Tari alle categorie colpite, il bilancio del comune di Assisi per l’anno 2020 è comunque strutturalmente sano ed efficiente. Lo riteniamo un fatto rilevante, per l’intera comunità, frutto di un impegno congiunto e costante della Giunta, della maggioranza consiliare e degli uffici comunali che si sono impegnati senza sosta per questo risultato. Ora nel 2021, con il bilancio di previsione già approvato nel 2020, possiamo programmare strategie di rilancio del territorio, a partire dai lavori pubblici per giungere, auspichiamo quanto prima possibile, a una ripartenza del turismo e dell’economia ad esso correlata.” 

 

  30/04/2021

Ufficio Stampa
Città di ASSISI

 

 

 

 

 

 

 

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