Lo avremmo voluto prima ma siamo fieri che finalmente l’Amministrazione abbia riconosciuto la necessità e l’utilità di questo strumento per la crescita civile della nostra comunità.
Noi ci abbiamo creduto sempre, l’apertura dello spazio per prevenire e contrastare la violenza di genere era un’azione prevista nel nostro programma elettorale del 2009.
Non solo, in seguito, demmo il giusto peso alla problematica proponendo nel marzo 2015 (quindi ben oltre 3 anni fa!) una specifica mozione dal titolo OTTO MARZO: CONCRETIZZIAMO LE AZIONI POSITIVE AL FINE DI CONSEGUIRE LE PARI OPPORTUNITÀ. Nell’atto chiedevamo anche la “Costituzione, anche sotto forma di collaborazione/consorzio tra Comuni, e in collaborazione con le associazioni già operanti sul territorio, del Punto di Ascolto che ha, tra gli altri, l’obiettivo di realizzare la costruzione di reti locali tra tutti i soggetti impegnati nel contrasto alla violenza di genere e tra i servizi dedicati alla accoglienza, sostegno e protezione delle vittime di genere e delle vittime dello stalking, nonché sostenere iniziative volte a favorire politiche e azioni per la valorizzazione delle differenze di genere e la cultura della non violenza”.
Purtroppo questa nostra proposta (unita ad altre due azioni) allora non venne accolta e durante la seduta del consiglio comunale del 13 marzo 2015 (delibera di consiglio n.26/2015) solo 7 consiglieri votarono favorevolmente (Cairoli, Renzini, Rosgnoli, Carosati, Bonciatelli, Borgarelli, Moretti). L’atteggiamento di allora venne ben sintetizzato da un consigliere di maggioranza che disse durante la discussione: “per quanto ci sono spunti interessanti, però diciamo NON siamo d’accordo”.
Pertanto, che dire? Siamo felici che nel tempo l’amministrazione abbia cambiato idea e che oggi mostri una diversa sensibilità sull’argomento.
19/11/2018
Bastia # Per Te
