Il Disegno di Legge Pillon, ormai divenuto sfortunatamente famoso, è un importante disegno di legge mediante il quale l’attuale governo intende portare avanti la riforma del diritto di famiglia in materia di affidamento del minore, ma rischia di riportare l’Italia indietro nel tempo.
Con esso, infatti, si disattende completamente il così detto “preminente interesse del bambino”, ossia il principio informatore di tutta la normativa a tutela del minore, garantendo che in tutte le decisioni che lo riguardano il giudice tenga in considerazione il suo superiore interesse.
Per questo e per altro (purtroppo!) il DDL Pillon ha sollevato diverse perplessità, specie in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bi-genitorialità. Infatti, secondo molti osservatori, esperti ed operatori del diritto, l’approvazione del testo attuale non porterebbe la tanto sperata maggior tutela degli interessi della prole, ma anzi trasformerebbe il bambino in un oggetto di diritto di qualcuno o peggio ancora, un bene di scambio.
Probabilmente le intenzioni di chi ha proposto la riforma partono dal cercare di dare legittime e necessarie soluzioni a problematiche effettivamente esistenti: l’alienazione parentale, la povertà dei papà (dato triste ed inequivocabile in una copiosa casistica), la voglia di responsabilità dei genitori nell’educazione dei figli e nel trascorrere con loro più tempo (spesso disattesa dai giudici) sono infatti un dato di realtà, ma purtroppo leggendo il testo del disegno di legge si può solo evincere che si è scambiato l’interesse del minore con quello dei genitori.
Data l’importanza dei temi toccati e la mobilitazione nazionale di molte associazioni, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato nei giorni scorsi una mozione da discutere in consiglio comunale per chiedere all’amministrazione e alla maggioranza, non solo di esprimere la loro posizione in merito, ma anche di adottare tutte le misure necessarie, in ogni ambito istituzionale, affinché il disegno di legge Pillon, così come ci viene presentato oggi, non venga sottoposto alla votazione del Parlamento.
Gruppo Consiliare Partito Democratico
Unione Comunale Partito Democratico Bastia Umbra
Bastia Umbra 20/11/2018
